giovedì 31 maggio 2012

A PROPOSITO DI DONNE - GALLERIA CONARTE, SAVONA



A PROPOSITO DI DONNE ...
Galleria Conarte
via Brignoni 26r - Savona
dall'1/6/2012 al 4/7/2012

E’ per mostrare e valorizzare questo l'atto creativo declinato al femminile che la Galleria CONARTE di Savona ha deciso di proporre, per la prima volta nella sua galleria,una mostra tutta al femminile. Nasce così la mostra “A proposito di donne…” dove saranno esposte opere uniche di diverse artiste del panorama nazionale che si esprimono attraverso varie ed originali tecniche:dal tradizionale olio, all’acrilico, tempere, matite colorate, tecniche miste ,fino alle sculture in vetroresina o in ceramica o ottenute attraverso la lavorazione all’uncinetto del filo di rame.
Esporranno: Elisa Anfuso, Annalù Boeretto, Roberta Coni, Maria Cristina Costanzo, Titti Garelli, Resi Girardello, Cristina Iotti, Ana Kapor, Arianna Lion, Anna Matola, Lucia Merli, Rosanna Petrillo, Roberta Serenari, Elisabetta Trevisan, Anna Tusca. -

"E SE L’ARTE FOSSE DONNA?" BY GIOVANNA LACEDRA
Più che artiste, soggetti dell’arte. Modelle in posa o muse ispiratrici. Questo sono state le donne, nel corso della storia delle arti visive. Veneri o Madonne; ancelle o contadine. Sulla tela, non di fronte ad essa. Dipinte, non pittrici. Era questa la regola, era questo il buon gusto. La casa del padre, poi quella dello sposo, i bambini, e in alternativa il convento. Mai progetti più ambiziosi. Alle donne non era concesso il diritto alla creatività. Occuparsi di pittura, di scultura, di architettura, no… non era cosa da donne! Così come interessarsi di cultura in generale. A loro era consentito tessere o ricamare. Al massimo, dipingere su piccole tele decorative tra le mura domestiche, per puro diletto e senza alcuna velleità. Una donna non poteva accedere allo studio della matematica, della geometria, delle scienze; non poteva essere avviata all’apprendistato in una bottega d’artista. E in età Medievale, attorno all’identità femminile uomini tessevano pericolosi pregiudizi. Le donne erano capaci di fare patti con il demonio. Se non erano mansuete madri di famiglia, e non diventavano suore, molto probabilmente erano streghe. E i dotti di quei tempi, disquisivano con serietà su questo inquietante quesito: la donna era davvero dotata di anima, come l’uomo? O ne era priva, come gli animali? San Tommaso scrisse che la donna era soggetta all’uomo a causa della sua debolezza fisica e spirituale. Appreso questo, non è difficile capire per quali ragioni l’arte – così come altre manifestazioni dell’animo e dell’intelletto –, sia stata per secoli prerogativa maschile. Prerogativa maschile, certo. Ma con più di qualche eccezione. Setacciando la storia, infatti, non è poi così difficile imbattersi in personalità femminili dal raro coraggio e dal raro talento: donne che hanno saputo guadagnarsi, con tenacia e determinazione, il diritto di essere artiste. Figure come Artemisia Gentileschi, Rosalba Carriera, Camille Claudel, Susanne Valadon… sembrano rifulgere in un’aura di fascinosa trasgressività. Come se avessero rotto uno schema, infranto una regola, evaso una prigione. E in un certo qual modo, è stato così. I primi nomi ci arrivano dal Rinascimento. Ma si è trattato per lo più di donne che avevano alle spalle una figura maschile, solitamente un genitore che permettesse loro di inoltrarsi in quella dimensione proibita. Padri pittori, o semplicemente colti e liberali, i quali, riconoscendo il talento innato di queste figlie, accettarono di assecondarlo piuttosto che reprimerlo. Era il Quattrocento. Alle donne era precluso l’accesso al mestiere della pittura e alla conoscenza della prospettiva come nuovo metodo scientifico di rappresentazione della realtà. Eppure qualcuno fece eccezione a questa regola: Antonia Uccello, figlia del celebre pittore Paolo Uccello, pur diventando presto una suora carmelitana, potè ugualmente apprendere dal padre le regole della prospettiva applicate al disegno. Giorgio Vasari, nelle sue ‘Vite’ la cita, ricordandone le abilità nel disegno. Un altro caso analogo è rintracciabile, scorrendo i decenni, nella Venezia del secondo Cinquecento. È il caso di Marietta Robusti, figlia del pittore manierista Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, la quale ebbe addirittura il privilegio – sino a quel momento negato alle donne – di far pratica in una bottega d’artista, quella di suo padre, nella quale lavorò per ben quindici anni, dimostrando doti pittoriche e genialità.
La prima che riuscì invece ad ottenere l’iscrizione all’Accademia del Disegno, nella Firenze del 1616, fu Artemisia Gentileschi. Anch’essa ‘figlia d’arte’: suo padre era il pittore caravaggista Orazio Gentileschi, autore di importanti commissioni nella Roma Caput Mundi a cavallo tra Cinquecento e Seicento. Sbocciavano nelle botteghe dei loro padri e se avevano coraggio e fortuna, riuscivano a spiccare il volo. Recarsi presso corti straniere, però, era un’ipotesi ancor più rara. Ma Sofonisba Anguissola, pittrice cremonese, figlia di un uomo colto e profondamente appassionato di pittura, riuscì a raggiungere anche questo traguardo. Avere una padre tanto interessato all’arte fu la sua fortuna, perché questi le permise di allontanarsi dall’Italia e diventare ritrattista ufficiale alla corte di Spagna nel 1559. La prima a gestire una Scuola d’Arte per fanciulle intorno alla metà del Seicento, fu invece Elisabetta Sirani, precocemente uccisa da un’ulcera perforante, all’età di soli 27 anni. Nell’Europa del Settecento fece eco il nome di un’artista veneziana, capace di conquistare subito la fama internazionale per i suoi ritratti fortemente introspettivi, realizzati con la inusuale tecnica del pastello: era Rosalba Carriera. Nomi femminili che hanno segnato l’arte del secondo Ottocento sono certamente quelli delle due pittrici Impressioniste: Mary Cassat e Berthe Morisot. Quest’ultima fu modella di Monet e Renoir prima di unirsi al gruppo come pittrice, riuscendo persino ad organizzare il Salon des Femmes, la prima mostra collettiva per sole donne, realizzata nella città di Parigi. Ed è sempre a Parigi che sul finire dell’Ottocento e agli esordi del Novecento emergono i nomi di Camille Claudel, Susanne Valadon, Sonia Delaunay, Tamara De Lempicka. La prima iniziò come allieva- modella e presto divenne amante, dello scultore August Rodin, e visse all’ombra del suo talento e della sua notorietà. Susanne fu invece modella del pittore post-impressioonista Toulouse-Lautrec e divenne poi madre del celebre pittore Utrillo, il fragile amico di Amedeo Modigliani. Allo stesso tempo si distinse come pittrice dalla tavolozza pre-espressionista. Sonia invece, fu esponente del Cubismo Orfico insieme a Robert Delaunay, suo compagno di vita. La seducente, elegante e trasgressiva Tamara De Lempicka si distinse invece negli anni Trenta del Novecento, come esponente ufficiale dell’Art Deco’. E nel coevo Messico Rivoluzionario, accanto ad un grande pittore Muralista – Diego Rivera – figurava una straordinaria pittrice, più votata all’introspezione: Frida Kahlo. Ma fu negli anni ’60, in seguito alla rivoluzione attuata del Movimento Femminista, che il ruolo della donna nell’arte si fece più attivo e sferzante. Da quel momento la donna-artista pretese altro spazio. Pretese l’azione. Valicò il confine delle arti maggiori: non era più la pittrice introspettiva, elitaria o d’avanguardia. Era essa stessa un’opera d’arte, agente e vivente. Nasceva la Body Art. Arte in cui è il corpo stesso a farsi materia artistica. E i grandi nomi di questa operazione sono stati quelli di Gina Pane, Orlan e a tutt’oggi di Marina Abramovic. Oggi, la presenza femminile nell’arte contemporanea è fortunatamente esuberante. Le donne indagano, con grande sensibilità, il mondo. Sentono e sanno. Vivono con l’utero quello che poi sublimeranno in arte. Un’altra gestazione. Un’altra maternità. L’arte, evidentemente, è una donna. E l’atto creativo non è che un parto.-

Testo tratto(e per gentile concessione dell'autrice) dall’ articolo di GIOVANNA LACEDRA pubblicato sul www.womanjournal.it

mercoledì 30 maggio 2012

SEBASTIAO SALGADO: IN CAMMINO - BOTTEGA DI GARABOMBO, IMPERIA P.M.



SEBASTIAO SALGADO
IN CAMMINO
Bottega di Garabombo l'invisibile
Via Cascione 55 - Imperia Porto Maurizio
dal 28 maggio all'1 giugno 2012

Da lunedì 28 maggio a venerdì 1 giugno, presso la bottega di Garabombo l'invisibile, in Via Cascione 55 a Imperia Porto Maurizio, si terrà la Mostra Fotografica 'In Cammino' di Sebastiao Salgado
Dal 1993 al 1999 Sebastiao Salgado lavora sul tema degli spostamenti di diverse popolazioni nel mondo. L’opera del fotografo brasiliano è un racconto preciso e sensibile di unasaga familiare che riguarda l’intera umanità, che si ritrova unita in ununico pianeta e, allo stesso tempo, separata nelle singole identità nazionaliste. Il fine di Salgado è quello di far conoscere un fenomeno nel suo insieme, mostrando contemporaneamente il particolare delle vite che ha incontrato e sottolineandone l’importanza all’inizio del nuovo millennio. Attraverso i volti che Salgado ha ritratto con la sua macchina fotografica ognuno può specchiarsi in individui che rappresentano il percorso dell’intera umanità che si muove, attraversando i confini e disponendosi sul pianeta con dignità e coraggio. 'In cammino' è la parola ridata a chi non parla, è la voce del fiume di persone che continua a scorrere alla ricerca del mare in cui sgorgare, conservando l’unica identità ancora rilevante da preservare, quella di essere umano. Salgado ha definito il suo lavoro meglio dichiunque altro: 'Ho viaggiato per sette anni in cinquanta paesi tra milioni di fuori posto: questa è la loro battaglia contro l’invisibilità'.

Sebastiao Salgado nasce ad Amores, nello stato di Minas Gerais, in Brasile, nel 1944. Vive a Parigi. Economista di formazione, a 29 anni si appassiona alla fotografia e ne fa la sua professione. Nel 1994 crea, insieme alla moglie Lelia Wanick, l’Amazonas Images, una struttura autonoma completamente dedicata al suo lavoro. Salgado si occupa soprattutto di reportage di impianto umanitario e sociale. La sua consacrazione internazionale avviene nel 1993 con la pubblicazione del libro 'La mano dell’uomo', edito in sette lingue diverse.

martedì 29 maggio 2012

PIERO BORAGINA: TERRA DEL FUOCO - COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA CATERINA, FINALBORGO



PIERO BORAGINA
TERRA DEL FUOCO
Complesso Monumentale di Santa Caterina
Finalborgo
dal 27 maggio al 10 giugno 2012

La mostra di Pietro Boragina “Terra del Fuoco”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e Turismo a Finalborgo, nel Complesso di Santa Caterina, è il “racconto cum figuris” di un viaggio compiuto nella mente attraverso le terre mitiche e misteriose dell’estremo Sud del continente americano. Viaggio mai compiuto fisicamente, che si sostanzia nell’opera pittorica con l’aspirazione a una totale astrazione dell’immaginario.

La mostra, dopo Finalborgo, sarà trasferita, dall’11 al 19 agosto, al Teatro Cortesi di Sirolo in occasione del “Premio Franco Enriquez “ che vede, quest’anno, Pietro Boragina tra i premiati. Il catalogo della mostra “Terra del Fuoco”, ospita testi critici e letterari di Claudio Strinati, Marco Vallora, Giuseppe Marcenaro.

Pietro Boragina, genovese, laureato in Lettere, ha frequentato la scuola di teatro allo Stabile della sua città ed è tra i fondatori del “Teatro della Tosse”. Ha collaborato con Enriquez, Luzzati, Conte, Trionfo, Scaparro, Bacalov, Risi. Aiutoregista di Lattuada. Della sua opera di pittore si sono occupati critici e letterati: Luzi, Calvesi, Consolo, Marcenaro, Pressburger, Beringheli, Dragone. Nel 2011, presentato da Emanuele Severino, è stato invitato alla 54a Biennale d’Arte di Venezia. Dal 1991 ha curato, in Italia e all’estero, mostre dedicate agli universi poetici di Montale, Rimbaud, Leopardi, Stendhal, Valéry. Nel 2011 presso Aragno editore ha pubblicato Vita di Giorgio Labò, giovane intellettuale antifascista, fucilato dai nazisti a Roma nel 1944. “Premio Franco Enriquez 2012” per la sua attività artistica e culturale.

domenica 27 maggio 2012

ADRIANA GHERSI, GIOVANNI GHIGLIONE: PAESAGGI TERRAZZATI - IL PIVIERE 2012


ADRIANA GHERSI, GIOVANNI GHIGLIONE
PAESAGGI TERRAZZATI
I muretti a secco nella tradizione rurale ligure
Il Piviere, maggio 2012
collana "Dimensione Liguria"

Il volume fa parte della collana Dimensione Liguria, dedicata a fauna, flora, paesaggi, ambienti ed architetture della Regione. Si tratta della collana di maggior prestigio della casa editrice, di formato grande ed elegante, volta a far conoscere e comprendere ad un ampio pubblico il prezioso patrimonio faunistico, naturalistico ed artistico presente in Liguria al fine della sua corretta conservazione, gestione e valorizzazione. La collana è composta da pubblicazioni monotematiche di elevato rigore scientifico ma di impostazione divulgativa e di agevole lettura, corredate da un’ampia documentazione fotografica inedita di elevatissima qualità che ne garantisce un forte impatto visivo.

Risalendo lungo i percorsi interpoderali, tra “fasce” e coltivi, ci si può soffermare ad osservare alcune caratteristiche delle pietre che compongono i muri, delle piante che si insinuano tra le fessure, dei piccoli animali che fanno capolino dai buchi per approfittare del sole. E spesso ci si sofferma a pensare alla capacità di quei contadini che hanno costruito, su intere montagne, scalini e muri e rampe, con abbeveratoi, piccole edicole votive, manufatti diversi, mulini, pozzi, carrucole e quant’altro. Si scopre un mondo speciale di ricchezze e piccole diversità, che variano da luogo a luogo, ma che si somigliano in tutti i terrazzamenti, con i profumi della macchia mediterranea o del bosco di castagno, offrendoci un itinerario privilegiato di conoscenza.
Conoscere meglio i sistemi terrazzati è il punto di partenza per conservare e, con maggiore efficacia, tutelare dalle cause di degrado tali costruzioni, espressione di una civiltà contadina in parte dimenticata, ma che è appena dietro le nostre spalle.

PASCAL BROCCOLICCHI: HYPERPRISME-3, 2012 - ESPACE DE L'ART CONCRET, MPOOUANS-SARTOUX



PASCAL BROCCOLICCHI
HYPERPRISME-3, 2012
Commissariat : Fabienne Fulchéri, assistée de Claire Spada
Esèace de l'Art Concret
Chateau de Mouans-Sartoux
Du 20 mai au 04 novembre 2012

L’installation sonore présentée ici est indissociable du lieu d’exposition puisque Pascal Broccolichi a travaillé sur ce site en accompagnant toute la construction du bâtiment de 2001 à 2003. Grâce à des capteurs accéléromètres, il a enregistré le mouvement sismique et électromagnétique de l’Espace de l’Art Concret depuis les fondations jusqu’à la pose de la dernière dalle du chantier. En diffusant 10 ans plus tard ces ondes dans les espaces d’expositions temporaires de la Donation Albers-Honegger, il ranime la dynamique vivante du lieu et superpose sur elles-mêmes, la résonance des harmoniques pures avec leur mémoire immatérielle.
Inspirée par l’espace et ses sonorités propres, cette oeuvre se rapproche ainsi le plus près possible du son lorsqu’il devient sa propre architecture. Le volume des salles a été ainsi redessiné en forme d’arêtes vives, sortes de chicanes acoustiques conçues pour diffuser le plus large spectre possible de ces ondes.
Pascal Broccolichi met en espace la matière sonore, dans un but ni figuratif, ni narratif. Il en résulte une topographie sonore, révélatrice d'un lieu à découvrir. Le son est envisagé comme un vocabulaire de formes qui se prêtent à la création d’installations. C’est une démarche phonographique à grande échelle, puisque l'artiste s’est rendu à plusieurs reprises dans certaines régions désertiques de la planète pour y réaliser des travaux sonores et photographiques. Comme cadre pour sa recherche, l’artiste a développé un réseau d’environnements multiples liés par des relations continues entre une oeuvre et la suivante. En exploitant les principes habituels de certaines lois acoustiques et de leur champ d’application technologique autour de l’espace d’exposition, Pascal Broccolichi coordonne la typologie des sons avec nos capacités de perception.
Les oeuvres de Pascal Broccolichi donnent à écouter au spectateur des phénomènes imperceptibles, un ensemble d’ondes et de vibrations qui révèlent l’activité sismique ou électromagnétique d’un lieu précis. Adoptant une démarche proche de celle du scientifique ou du topographe, il collecte méthodiquement des sons pour tenter de constituer l’archivage d’un espace, pour en faire ressurgir, à l’aide d’un appareillage technique approprié, une mémoire enfouie, un temps aussi immédiat qu’immuable. Le lieu d’exposition devient à la fois le réceptacle de l’oeuvre et sa matière première. Il réalise des sculptures-machines, à l’esthétique épurée et technologique, qui fonctionnent comme des volumes autonomes et comme le support de diffusion d’une atmosphère étrange et irréelle. Parallèlement à ces oeuvres souvent monumentales, Pascal Broccolichi réalise des séries photographiques de paysages désertiques ou de symboles à la fois abstraits et familiers, dont le procédé d’enregistrement et la logique d’inventaire recoupent son intérêt pour le son.

sabato 26 maggio 2012

IL DESIGN E IL RINNOVAMENTO DELLA CERAMICA LOCALE - CAMERA DI COMMERCIO, SAVONA 26/5/2012



IL DESIGN E IL RINNOVAMENTO DELLA CERAMICA LOCALE
convegno
Camera di Commercio di Savona - Sala Magnano
sabato 26 maggio 2012, h. 8,45

Costruire un futuro per la ceramica artigianale di Albisola e Savona, da anni alle prese con una contraddizione di fondo che la crisi generale ha reso più acuta: l’elevato valore del “marchio” – che riunisce arte, storia, tradizione, capacità di fare – non riesce a trovare adeguato riscontro a livello economico, in quanto appare insufficiente la presenza sul mercato, sia per quanto riguarda la promozione sia per le vendite.
La presa d’atto delle difficoltà attraversate da alcuni decenni dall’antica tradizione della ceramica locale e l’urgente necessità di trovare rimedi in grado di ridare slancio ad un comparto produttivo che conserva rilevanti opportunità di crescita, hanno spinto la Camera di Commercio di Savona ad organizzare questo convegno. Che rappresenta un momento cruciale per ridefinire cosa può essere realmente l’artigianato ceramico nel XXI secolo e quale ruolo, all’interno di un nuovo modo di produrre e di nuove produzioni, potranno avere Albisola e Savona.
L’obiettivo è di giungere a formulare una proposta complessiva in grado di legare l’aspetto culturale a quello economico, con l’uno trainante dell’altro, ciascuno con i propri specifici apporti. Traguardo ambizioso, da seguire con costante impegno, iniziando a definire l’identità nuova e di pregio che la produzione ceramica locale potrebbe far propria e sviluppare con successo, attraverso una rinnovata formazione professionale, una nuova organizzazione del lavoro, l'innovazione di prodotto e il marketing strategico proposti dalla contemporanea cultura del progetto.
Il Convegno, confrontandosi con le difficili condizioni storiche e strutturali del Distretto della ceramica del savonese che impongono l’onere di fare sistema - per aumentare l’efficienza cumulativa degli sforzi prodotti e produrre sinergie positive- guarderà pertanto a strategie di sviluppo che colgano le opportunità esistenti sul mercato e che, tenendo conto delle differenti risorse e competenze professionali necessarie - già operative o da formare-, offra alla ceramica locale un potenziale di crescita e di redditività attraverso l'acquisizione ed il mantenimento di un vantaggio competitivo.
Tale Convegno intende dunque delineare le possibilità per la ceramica locale di associarsi al made in Italy, già celebre nel mondo intero, giocando la carta della qualità e dell'innovazione nell’ambito dell'artigianato, associato al design, alle nuove tecnologie e a rinnovate professionalità produttive, distributive e promozionali del brand dell'antica tradizione ceramica territoriale. I Relatori sono stati pertanto invitati a delineare le strategie di intervento che promuovano il rinnovamento della ceramica locale attraverso la cultura del design, affinché si possa puntare esplicitamente sull'export in nicchie di mercato sofisticate, realizzando prodotti in serie limitate, che siano innovativi e dedicati al mercato dei complementi d'arredo.
Pertanto, una particolare attenzione verrà rivolta, oltreché all'innovazione dell'identità di prodotto e del brand della tradizione territoriale, anche alle modalità di esportazione del prodotto ceramico locale, quale obiettivo strategico a medio e lungo termine.

Il Convegno prevede, dalle ore 8,45, la registrazione dei partecipanti a cui seguirà, alle ore 9,15, la Presentazione dell'iniziativa da parte del Presidente della Camera di Commercio di Savona, Luciano Pasquale.
Seguiranno gli interventi dei relatori:
Alberto Alessi, Presidente e Responsabile per il Design Management, il Marketing Strategico e la Comunicazione della storica “Fabbrica del del design”, Alessi S.p.A., simbolo del Made in Italy nel mondo.
Carlo Amadori, organizzatore di Manifestazioni Internazionali, ideatore e Capo Progetto della Fiera di design, arte, architettura «Abitare il Tempo» di Verona; ideatore della Biennale di Antiquariato «Tesori dal Tempo» a Verona e del Salone dell'arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali ed Ambientali a Ferrara; Capo Progetto della fiera "AbitaMi", svoltasi nel 2011 nell'ambito del "Macef" a Milano.
François Burkhardt, Storico del design e delle arti applicate, già direttore di istituzioni come l'Internazionales Design Zentrum di Berlino, il Centre de Création Industrielle presso il Centre Georges Pompidou di Parigi, delle riviste Traverse, Domus, Crossing, Rassegna, consulente di aziende del design, di distretti produttivi artigianali, Compasso d'Oro alla Carriera Internazionale. Cecilia Chilosi, Storica della ceramica, curatrice di esposizioni e cataloghi come “Tavole di re, dogi e borghesi. Trionfi e vasellame da tavola a Savona tra Settecento e Ottocento”; “Bianco-blu. 5 Secoli di grande ceramica in Liguria” e il “Thesaurus della ceramica ligure”.
Roberto Costantino, Direttore artistico del Laboratorio di Progettazione e Prototipazione per la ceramica dell'Associazione Attese, curatore di esposizioni per istituzioni come il Museo Ariana di Ginevra, La Collezione Permanente del Design Italiano de La Triennale di Milano, l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid-Ambasciata d'Italia in Spagna e il MUDAC-Museo di design e arti applicate contemporanee di Losanna.
Luca Scacchetti, architetto e designer che ha sviluppato la sua attività professionale su molteplici settori e scale differenti, dalla stesura di piani urbanistici al singolo oggetto di design, realizzando progetti in tutta Italia, in Francia, Spagna, Olanda, Russia, Grecia, Cipro, Giappone, Armenia, Kazakistan, Azerbaijan, Cina e collaborando con le principali aziende italiane ed estere del mobile, dell’ufficio, dell'illuminazione, del bagno, dei rivestimenti e dell’oggettistica.
Alle ore 11,30 è prevista una Tavola Rotonda – Dibattito di cui sarà moderatore il Presidente della Camera di Commercio di Savona, Luciano Pasquale, e a cui parteciperanno, oltreché i relatori del Convegno, Federico Berruti, Sindaco Comune di Savona; Franco Orsi, Sindaco Città di Albisola Superiore; Nicolò Vicenzi, Sindaco Comune di Albissola Marina; Gianni Carbone, Direttore CNA, Savona; Mariano Cerro, Direttore Confartigianato, Savona; Massimo Trogu, Presidente Distretto della Ceramica di Savona ; Ernesto Canepa, Presidente Associazione Ceramisti di Albisola.

Progetto: François Burkhardt e Roberto Costantino

Coordinamento: Roberto Costantino (nella foto):

venerdì 25 maggio 2012

SCHEGGE DI SARTRE - MUSEO CIVICO, SANREMO 25/5/2012


CRISTINA CAVALLO - CIRCOLO "SCHEGGE DI LOGOS"
SCHEGGE DI SARTRE
Romanzi e drammaturgia
presentazione del volume
Museo Civico - Palazzo Borea d'Olmo
via Matteotti 143 - Sanremo
venerdì 25 maggio 2012, h. 18,00

Al Museo Civico di Palazzo Borea d’Olmo in via Matteotti 143 a Sanremo venerdì 25 maggio alle 18 sarà presentato il libro “Schegge di Sartre".
Interverrà il Circolo Filosofico “Schegge di logos” coordinato dalla professoressa Cristina Cavallo.

“Ci è piaciuto inoltrarci nelle diverse opinioni scaturite dalla lettura di Sartre. Le opinioni diverse non sono da considerarsi come avversarie, nemiche, ma al contrario, forse con un’eco un po’ hegeliana, come una polarità dialettica. Noi affrontiamo, andiamo incontro, a ciò che è diverso da noi e se dopo un’attenta riflessione, oppure uno scontro, cambiamo idea o meno, non conta. Importante è fare i conti con questa componente, perché questo vuol dire fare i conti con se stessi".

Il circolo filosofico è una tavola rotonda di punti di vista, è la voglia di sfruttare il nostro essere animali razionali al massimo, il diritto-dovere di affrontare l’esistenza come individui più liberi e consapevoli.”

La professoressa Cristina Cavallo insegna Filosofia al Liceo “Cassini” di Sanremo. Ha fondato il Circolo Filosofico “Schegge di Logos”, radunando un gruppo di studenti ed appassionati che si riuniscono periodicamente presso la Biblioteca Civica per discutere di temi di filosofia, intesa come “amore per il sapere”.

mercoledì 23 maggio 2012

CORN79 & MRFIJODOR: ESCAPE FROM THE ORDINARY - GALLERIA PUNTO DUE, CALICE LIGURE


CORN79 & MRFIJODOR
ESCAPE FROM THE ORDINARY
Punto Due
piazza IV Novembre 7 - Calice Ligure
dal 19 maggio al 10 giugno 2012

Dal 19 maggio al 10 giugno 2012, presso la Galleria Punto Due di Calice Ligure , è allestita la doppia personale degli artisti Corn79 e Mrfijodor dal titolo 1997 // Escape from the ordinary.
In mostra una serie di lavori inediti su carta e tela, un orizzonte di ricerca parallelo alla strada dove, complice il writing, si sono conosciuti 15 anni fa, nel 1997. Raccogliendo l’immediatezza dei graffiti la dimensione onirico-figurativa di Mrfijodor incontra la natura astratto-geometrica di Corn79 e viceversa.

martedì 22 maggio 2012

HOMMAGE A UN MAESTRO DELL'AVANGUARDIA: CARLO QUARTUCCI - SPAZIO CALVINO, IMPERIA



IDfest 2012
HOMMAGE A UN MAESTRO DELL'AVANGUARDIA
CARLO QUARTUCCI
Spazio Calvino
Polo Universitario, via Nizza 8 imperia P.M.
mercoledì 23 maggio 2012, h. 21,00

introduce Eugenio Buonaccorsi
interviene Carla Tatò

domenica 20 maggio 2012

RICCARDO ACCARINI - GALLERIA DEL CAVALLO, QUILIANO



ALBISOLA: HIC ET NUNC - GALLERIA TERRE D'ARTE, TORINO



ALBISOLA: HIC ET NUNC
a cura di Riccardo Zelatore
Galleria Terre d’Arte
Via Maria Vittoria 20/A - Torino
dal 20/5/2012 al 30/6/2012

Ideata come parziale documentazione del panorama artistico nel comprensorio albisolese del ventesimo secolo, la mostra - organizzata dalla Galleria Terre d’Arte di Torino con il patrocinio del Comune di Albissola Marina - si sofferma su alcuni degli esiti ceramici più significativi. Le opere, selezionate da Riccardo Zelatore e Norma Dal Zen, vanno da Capogrossi a Cherchi, da Fabbri a Rossello, da Jorn aLam, da Garelli a Sassu, da Scanavino a Sabatelli.
La mostra offre al visitatore un'occasione particolare per cogliere l'originalità e la qualità del contributo della comunità artistica albisolese alla grande avventura dell'arte occidentale nel secolo che si e' appena concluso.
Unica e irripetibile. Lo si è detto e scritto molte volte. E così Albisola è stata.

Il ruolo del mezzo ceramico nel settore delle arti visive è per così dire figlio del Novecento, da sempre considerato arte minore e tenuto confinato sul sottile crinale che divide l'espressione artistica dal comparto artigianale delle arti applicate. Tuttavia, la sensibilità dei collezionisti, il rinnovato interesse da parte degli architetti e dei designers, gli esiti in ascesa delle battute d'asta, la crescente richiesta della committenza privata, hanno riportato interesse su questa antica materia che ha ritrovato vigore non solo come elemento architettonico o di arredo urbano, ma anche e soprattutto come opera d'arte singola. La fortuna critica e mercantile dell'arte ceramica è di fatto legata alle vicende storiche di alcune manifatture italiane che ne hanno contraddistinto l'evoluzione nel corso del Novecento e all'insieme dei contributi individuali di alcuni autori. Del resto è peculiarità tutta italiana quella di poter annoverare una sorprendente sequenza storica di scultori in ceramica: da Martini a Fontana, da Melotti a Leoncillo, da Messina a Fancello, da Manzù a Sassu, da Fabbri a Garelli (solo per citarne alcuni), che non solo hanno dimostrato la piena legittimità e l'equivalenza dell'uso delle argille rispetto ad altri più nobili materiali, ma in molti casi ne hanno provato le superiori prerogative plastiche e cromatiche.Il trattare gli avvenimenti ceramici nelle Albisole non può prescindere dal patrimonio storico artistico del secolo scorso. In particolare, sotto gli impulsi dell'Art Decò e soprattutto grazie alla vitale operosità del Secondo Futurismo, la produzione albisolese è legata, nei primi decenni del Novecento, principalmente alla realizzazione di oggetti a scopo funzionale secondo le intenzioni della "ricostruzione futurista dell'universo". Si sviluppano in questo periodo, da un lato il consumo e il commercio dell'oggettistica, dall'altro la ricerca di nuove soluzioni formali e decorative in connotazione oggettuale che portano al recupero e al rinnovo del patrimonio produttivo artigiano. Se già in precedenza, alcuni autori avevano enunciato un'intenzione scultorea nei confronti della ceramica, è con gli anni successivi al secondo conflitto mondiale che la sua pratica assurge al ruolo di vera e propria opera d'arte. L'esperienza dell'Informale segna l'affermarsi di nuove possibilità espressive della materia. Il clima è quello vivace dell'arte spaziale e nucleare che favorisce la cittadina ligure come luogo di incontro fra ricerche plastiche e pittoriche. Nel 1954 Fontana è artista primario negli Incontri Internazionali voluti da Tullio d'Albisola e Dangelo con il concorso di Jorn e la presenza di Corneille, Appel, Matta, Lam, Capogrossi e poi ancora Baj, Scanavino, Sassu, Fabbri, Garelli, Crippa, a determinare una esplosione di produttività artistica ed espositiva, che attrae l'attenzione verso il tramite ceramico di galleristi come Carlo Cardazzo. La presenza costante e fattiva degli artisti nelle Albisole diviene in questo periodo fatto di costume: luoghi non usuali per l'idea tradizionale di mostra diventano sede di appuntamenti espositivi estemporanei. Si instaura un rapporto osmotico artista-paese che favorisce l'instaurarsi di un clima di effettivo interscambio sociale tra colonia artistica e collettività. Con la scomparsa di Fontana e soprattutto di Tullio Mazzotti, le tendenze linguistiche successive alla corrente informale faticano a radicare in Albisola. La spinta alla sperimentazione diminuisce al pari dei motivi di interesse e alla risposta del mercato. La diffusione dei procedimenti di produzione seriale, la problematica del design, l'affermarsi del multiplo, il fascino verso i materiali industriali sono alcune delle componenti che incidono sul dibattito culturale dell'epoca e influenzano le nuove generazioni. Albisola rimane comunque un attivo affollato laboratorio dove, alla consapevolezza di antiche tradizioni si contrappone giorno dopo giorno la ricerca e la sperimentazione d'avanguardia. La cittadina conserva una rete di manifatture nelle quali poter ricercare il supporto tecnico dell’artigiano ceramista, secondo la secolare consuetudine. Recenti iniziative hanno portato ad Albisola artisti che operano nel panorama internazionale dell'arte immettendo i loro progetti nel contesto storico, sociale e culturale locale. Nonostante le difficoltà di dialogo, la discutibilità delle scelte curatoriali, la dicotomia tra concezione locale e globale, si è certamente contribuito a riattualizzare il ruolo della ceramica nell'ambito delle discipline artistiche contemporanee fornendo nuovi stimoli agli operatori del settore. Sul tessuto di grandi tradizioni si innesta l'attività di alcune storiche manifatture (Ceramiche San Giorgio, Studio Ernan Design, Casa dell'Arte, Ceramiche Pierluca, Fabbrica Casa Museo Giuseppe Mazzotti 1903) che, superate antiche rivalità, possono dare impulso e concretezza non solo alla comunità albisolese ma al territorio tutto, verso un comune obiettivo di crescita civile e culturale.

sabato 19 maggio 2012

SILVIA BOTTARO: RAFFAELLO RESIO, SCENARI D'ARTE - CAPPELLA SISTINA, SAVONA 19/5/2012



SILVIA BOTTARO
RAFFAELLO RESIO (1855-1927)
Scenari d'arte
presentazione del volume edito da Darsena
Cappella Sistina
piazza Duomo - Savona
sabato 19 maggio 2012, h. 17,00

Silvia Bottaro, ricercatrice legata all’arte dell’Ottocento a Savona ed in Liguria, ha svolto questo studio sull’attività del genovese Raffaello Resio, savonese d’adozione, in circa quindi anni di indagine tra archivi privati e pubblici, biblioteche italiane, collezionisti, raccolte pubbliche, archivi diocesani liguri, Archivi di Stato, cercando riscontri sull’attività intensa del Resio che ha lasciato tracce da Levante a Ponente della Liguria. La ricerca è aperta ad ogni ulteriore contributo che senz’altro sarà possibile trovare. Il risultato è quello di tracciare un percorso culturale ed artistico che vede Resio affinare il suo talento, soprattutto di acquerellista e affreschista, prima a Genova con gli studi accademici alla Ligustica, poi a Roma, a Firenze presso Stefano Ussi, ma ancora a Mantova, Napoli e Pompei, Venezia. Tutto questo percorso è ancora abbastanza poco noto. La Liguria, comunque, sarà la sua meta preferita e trovare ancora oggi così tante testimonianze ha permesso, anche, di tracciare una sorta di itinerario culturale ed artistico nel suo nome, scoprendo chiese, luoghi anche al di fuori dei percorsi turistici più noti, si veda la Val Fontanabuona. Santi, Angeli indagati nella loro iconografia e biografia mettendo in luce lo scrupolo col quale Resio si accingeva a fare i cartoni, i moltissimi bozzetti e, poi, la stesura vera e propria dell’affresco. E’ noto come il “pittore degli angeli” e l’Autrice ha trovato centinaia di angeli, di putti suonatori e cantori, di angeli annunciatori, di arcangeli (San Michele): un inno alle figure celesti angeliche, all’angelo custode che, probabilmente, sottende anche la sensibilità religiosa del suo autore. Resio ha spaziato anche nella letteratura, da Dante a Virgilio, ha raccontato fatti salienti della vita dei Papi Della Rovere (Sisto IV e Giulio II), ha percorso l’iconografia colombiana con lo sbarco di Colombo sulla Nuova Terra, ma si è ricordato anche di Leon Pancaldo, di Gabriello Chiabrera. Particolarmente interessante il suo periodo romano, che ha avuto, per ora, pochi riscontri documentari se non l’individuazione di alcuni pregevoli lavori, legato alla pittura del paesaggio romano e dei costumi popolari mettendo in luce le sue alte qualità tecniche nell’uso dell’acquerello, come ben ha evidenziato nel suo contributo il Prof. Giuseppe Trielli. Il maestro Aurelio Canonici ci ha parlato della fortuna della figura dell’angelo nella musica coeva al Resio e la Dr.ssa Sonia Pedalino si è soffermata sul tema angelico nella letteratura e nella poesia di fine Ottocento, inizio Novecento. Questi contributi, così preziosi, evidenziano, in un certo senso, la modernità della creatività resiana che a Savona, dove ha vissuto e dove riposa nel Famedio cittadino, trova risposte nei suoi lavori nel Duomo, nelle Chiese di San Dalmazio (ed Oratorio omonimo), San Domenico in San Giovanni, San Bernardo, nella ex chiesa di San Francesco da Paola, in Sant’Andrea, ma anche nell’ex sede del Municipio di Savona –Palazzo Gavotti- nella sede delle Opere Sociali di Savona dove ha affrescato un “omaggio” alla laboriosità dei Savonesi, nel Castello Migliardi a Lavagnola, luogo del suo studio dove ha affrescato decine di sale con grande ventaglio di tematiche e con la solita significante capacità narrativa. Resio: un pittore quasi del tutto dimenticato che, invece, ci aiuta a indagare la nostra Terra, le sue tradizioni, fino al suo ultimo periodo Liberty, così personale e ricco di colori. Tutto ciò è evidenziato nella puntuale prefazione di Pier Luigi Gardella. Da Zoagli a Bussana, da Rapallo a Diano Marina la Liguria custodisce l’opera resiana, ancora in buona parte da scoprire ed apprezzare.

giovedì 17 maggio 2012

ALESSANDRO ZACCURI: DOPO IL MIRACOLO - MONDADORI 2012


ALESSANDRO ZACCURI
DOPO IL MIRACOLO
presentazione del volume edito da Mondadori
Sala consiliare del Comune
Lungomare D'Albertis - Santo Stefano al Mare
venerdì 18 maggio 2012, h. 18,30

Presentazione del romanzo "Dopo il miracolo" di Alessandro Zaccuri, giornalista del quotidiano “Avvenire”.

“Dopo il miracolo” è un giallo ambientato nei primi anni di pontificato di Giovanni Paolo II. In un clima di rinnovato fervore spirituale, strani eventi coinvolgono il seminario. Un suicidio nel giorno della Madonna di Fatima apre la serie dei misteri: il seminario diventerà il luogo nel quale si intrecceranno vicende e interrogativi sulla possibilità di vincere la morte, sull'esistenza del miracolo, sulle modalità di vivere la fede per credenti e non credenti.

Alessandro Zaccuri (La Spezia, 1963) ha già pubblicato con Mondadori i romanzi Il signor figlio (2007, premio selezione Campiello) e Infinita notte (2009). Inoltre è autore di saggi sui temi dell'immaginario contemporaneo, tra cui “In terra sconsacrata” (Bompiani, 2008). Vive e lavora a Milano.

martedì 15 maggio 2012

DACIA MARAINI: LA GRANDE FESTA - BIBLIOTECA CIVICA, IMPERIA 16/5/2012


DACIA MARAINI
LA GRANDE FESTA
presentazione del volume edito da Rizzoli
Biblioteca Civica di Imperia
piazza De Alicis 7 - Imperia
mercoledì 16 maggio 2012, h. 17,30

È un linguaggio profondo e complesso quello con cui ci parlano coloro che abbiamo amato e non sono più con noi, ineffabile come il paese che abitano. I sogni e i ricordi sono il solo passaggio per questo luogo in cui le epoche della vita si confondono, “un’isola sospesa sulle acque, dai contorni sfumati e frastagliati”. Così, attraverso il filtro essenziale della memoria e del sogno, Dacia Maraini ci racconta in questo libro intenso e intimo come Bagheria coloro che ha amato, che l’hanno amata e che vivono ora solo attraverso i ricordi: “nel giardino dei pensieri lontani” rievoca e incontra la sorella Yuki, il padre Fosco, Alberto Moravia, Giuseppe Moretti – l’ultimo compagno scomparso prematuramente per una malattia crudele – l’amico carissimo Pasolini e un’inedita e fragile Maria Callas. Perché il racconto ha il potere di accogliere e abbracciare come in una grande festa le persone amate, restituendo al momento della fine, che oggi sempre più si tende a negare, a nascondere, quel sentimento estremo di bellezza e consolazione che gli è proprio. Dacia Maraini ci regala una storia sincera e struggente, un ritratto memorabile di sé che mescola affetti privati e pubblici, felicità e dolore. Un libro capace di emozioni rare, forte di una vita vissuta fino in fondo e del coraggio della narrazione di una grande scrittrice italiana.

Dacia Maraini è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi editi da Rizzoli e tradotti in venti paesi. Nel 1990 ha vinto il Premio Campiello con La lunga vita di Marianna Ucrìa e nel 1999 il Premio Strega con Buio. Scrive sul “Corriere della Sera”. Tra i suoi romanzi ricordiamo Memorie di una ladra (1973), Isolina (1985), Bagheria (1993), Voci (1994), Dolce per sé (1997), Colomba (2004) e Il treno dell’ultima notte (2008). Nel 2009 ha pubblicato i racconti La ragazza di via Maqueda e nel 2010 la raccolta di scritti di viaggio La seduzione dell’altrove.

lunedì 14 maggio 2012

IDFEST - IMPERIA DAMS FESTIVAL 2012




IDFEST - IMPERIA DAMS FESTIVAL 2012
IV edizione
Polo Universitario di Imperia
Via Nizza - Imperia
15 - 23 maggio 2012

Al via la quarta edizione dell'IDfest, un percorso di cinque giorni tra letteratura, cinema, musica e teatro per per aprire ad Imperia l’officina del Polo Universitario della città.
Grazie all’impegno congiunto dei docenti, degli studenti e del personale non docente del Polo Universitario, con la collaborazione per il secondo anno del Teatro Impertinente e il sostegno degli enti locali imperiesi si rinnova anche per quest’anno la proposta primaverile di eventi e di incontri che interesseranno il mondo dell'arte allo Spazio Calvino del Polo Universitario, in via Nizza 8.
Incontri, presentazioni e premiazioni che vedranno la partecipazione di noti personaggi del panorama culturale nazionale. In particolare viene ufficialmente presentato il nuovo corso di laurea magistrale internazionale ProTAvAS (Produzione e Traduzione Audiovisiva per le Discipline delle Arti e dello Spettacolo), in collaborazione con l’Université Nice Sophia Antipolis di NIzza.
Tanti anche gli studenti ed ex studenti che prenderanno parte al festival, non solo in veste di organizzatori, ma in qualità di professionisti, alcuni dei quali ufficialmente segnalati per le loro prime produzioni.
Si inizia con la presentazione del nuovo libro di Antonio Somaini, Ejzenstejn. Il cinema le arti, il montaggio alla presenza dell’autore, già docente di cinema al Dams di Imperia.
Interessante Verso il nuovo Dams, evento dedicato alla presentazione del nuovo corso di laurea magistrale internazionale istituito in collaborazione con l’Università di Nizza. Fulvio Damele, caporedattore de La Stampa, introduce i saluti del sindaco Paolo Strescino, dell’assessore alla Cultura, Università e Pari Opportunità Sara Serafini, del preside della facoltà di Lettere dell’Università di Genova Francesco Surdich e di Massimiliano Ambesi presidente della Spui, la Società per la Promozione dell’Università nell’Imperiese.
La giornata di venerdì 18 maggio è intitolata La sopravvivenza della Bellezza ed è dedicata a Pier Paolo Pasolini. Il programma prevede la presentazione del libro di Stefano Casi 60.000 e altre azioni teatrali per Giuliano Scabia e inoltre l’incontro Pasolini è il teatro, che prevede un intervento e una successiva intervista a Stefano Casi con l’intervento di Gianluca Picconi; sarà proiettato infine il documentario di Pasolini La Forma di una Città.
Il programma riprende la settimana successiva con tre giornate dedicate principalmente agli incontri con alcuni Premi Ubu 2012 al Teatro Nazionale.

Ecco il calendario degli eventi:

Martedì 15 maggio

Ejzenštejn. Il cinema, le arti, il montaggio, presentazione del libro di Antonio Somaini (premio Limina 2012 di scrittura cinematografica) a cura di Saverio Zumbo (Dams Imperia) con la partecipazione di Stefania Schibeci (Dams Imperia). Ore 18.00

Verso il nuovo Dams, serata condotta da Fulvio Damele (caporedattore de La Stampa). Dalle ore 21.00. Durante la serata:
- Dams, Dodici Anni con i Maestri dello Spettacolo
Prima visione del film di montaggio a cura di Fabio Zenoardo
- Il nuovo corso di Laurea Magistrale Internazionale in ProTAvAS
Con Maurizia Migliorini (presidente DAMS, Imperia), Stefano Leoncini (cordinateur Master2 Traduction Specialisée - Traduction, sous-titrage, doublage - Nice Sofia Antipolis) ed Elisa Bricco (delegata ai rapporti con la Francia per l’Ateneo di Genova).
- IDshort: i corti del Dams
Presenta Saverio Zumbo (DAMS Imperia).
Proiezione e consegna della Targa Franco Carli da parte di Andrea Falciola (Cinema Centrale di Imperia) alle opere 33 giri, di Riccardo Di Gerlando (selezione Premio David di Donatello 2012; Targa Carli alla novità per Marco e Riccardo Di Gerlando); À propos de Venice, di Alessandro Rovere (Targa Carli alla carriera); Raphael & Eazy Skanners feat. Bunna - Colore (videoclip, regia di Erika E. Baruffaldi, Rubber Mind Production) e War e (cortometraggio, regia di Andrea Languasco, AF Production) per Scubi productions (Targa Carli alla partnership)

Venerdì 18 maggio

600.000 e altre Azioni Teatrali per Giuliano Scabia, presentazione del libro di Stefano Casi a cura di Roberto Cuppone (DAMS Imperia). Ore 16.00.

Pasolini o la Sopravvivenza della Bellezza
Il teatro di Pasolini, conferenza di Stefano Casi proiezione di La forma di una città. Dalle ore 17.00. A seguire:
Canto di un bianco errante per l’Africa, reading musicale dedicato a Pasolini. A cura della bandams diretta da Claudio Lugo (DAMS Imperia).

Lunedì 21 maggio

Il muro, presentazione del libro di Marco Vallarino, introduzione di Maurizia Migliorini (DAMS Imperia) e letture di Eugenio Ripepi. Dalle ore 18.00.

Incontro con Enrico Castellani (Babilonia Teatri), premio Ubu 2011 per la migliore novità italiana.Dalle ore 21.00.

Martedì 22 maggio

Lamento del preticello deriso. Work in progress da Giorgio Caproni, con Marco Gazzano e la regia di Antonio Carliore. Dalle ore 18.00. A seguire:
Incontro con Teatro Valle Occupato, premio speciale Ubu 2011 per l’esempio di una possibilità nuova di vivere il teatro come bene comune. Con documenti visivi del teatro e delle attività autogestite. Introduce Federica Natta (Dams Imperia).

Incontro con Mario Perrotta, premio speciale Ubu 2011 per la Trilogia sull’individuo sociale, del quale coglie la disgregazione nel mondo contemporaneo. Con videoproiezione di brani degli spettacoli introduce Roberto Trovato (DAMS Imperia). Dalle ore 21.00.

Mercoledì 23 maggio

Fantasy Lab 1.0, laboratorio di educazione alla teatralità condotto da Emanuele Morandi (Teatro Impertinente - Parcheggio delle Nuvole). Dalle ore 18.00.

Hommage a un maestro dell’avanguardia con Carlo Quartucci. Interviene Carla Tatò e introduce Eugenio Buonaccorsi (Dams Imperia): Dalle ore 21.00.

domenica 13 maggio 2012

MARIA PIA TREVISAN: L'OPERAIA CHE AMAVA LA SUA FABBRICA - BIBLIOTECA CORRADI, SANREMO 14/5/2012


MARIA PIA TREVISAN
L'OPERAIA CHE AMAVA LA SUA FABBRICA
presentazione del volume
Biblioteca Civica F. Corradi
via Carli 1 - Sanremo
lunedì 14 maggio 2012, h. 16,30

Lunedì 14 maggio alle 16.30, presso la Biblioteca Civica Corradi di Sanremo, sarà presentato il libro “L’operaia che amava la sua fabbrica” di Maria Pia Trevisan, edito dalla libreria "La memoria del mondo".
Si tratta del racconto autobiografico delle esperienze di lavoro in fabbrica di Maria Pia Trevisan, esperienze fatte in un periodo che va dai primi anni ‘50 ai primi anni ‘90. L’aspetto del lavoro che l’Autrice ha voluto mettere in luce, attraverso la descrizione della propria esperienza personale, è quello umano, fatto di relazioni, di emozioni, di ingenuità, di opportunità, di emancipazione e di crescita umana. E’ in particolare la storia di donne che si sono dovute misurare con un mondo del lavoro produttivo ingiusto, perché organizzato a misura maschile e di profitto, e che, dopo aver preso coscienza dei loro diritti non hanno voluto accettare come immutabile tale stato di cose e si sono buttate pertanto nella mischia delle vicende politiche ed economiche per strappare alla evoluzione delle imprese, della scienza e della tecnica, un po’ di giustizia e un po’ di parità. La fabbrica vista non solamente come struttura manifatturiera, ma come una creatura viva che ha un corpo e un’anima e che respira attraverso l’operosità e le storie di vita di donne e di uomini.
Ci si sofferma in particolare su quelle che sono state, e che cosa hanno rappresentato per la protagonista e per i lavoratori della sua fabbrica, le lotte “dell’autunno caldo del 1969”. A quell’epoca la Trevisan lavorava presso la ditta Mivar, produttrice di televisori che, proprio in quegli anni, si trasferisce da Milano ad Abbiategrasso.
L’Autrice racconta anche del titolare di questa fabbrica e del loro rapporto sindacale. Si racconta della resistenza dei lavoratori e delle lavoratrici ad un uomo che li avrebbe voluti “sudditi” come ai tempi del “padrone delle ferriere”. Si racconta però anche la scoperta del risvolto umano di un imprenditore di tal fatta.
Si racconta insomma “il volto nascosto del lavoro”, con uno sguardo anche sulla situazione attuale di questa azienda che, come tante altre, in questi ultimi anni, si sta purtroppo spegnendo.

PAOLO PEJRONE E I DUE GIARDINI HANBURY


PAOLO PEJRONE E I DUE GIARDINI HANBURY

Su La Stampa di venerdì 11 maggio 2012 è comparso, a pagina 23, l’articolo “Il bizzarro caso dei due giardini Hanbury”. Bizzarria che il sottotitolo sintetizza nella formula: “Quello di Alassio entusiasma tutti, a Ventimiglia visitatori delusi”. L’autore, Paolo Pejrone, dopo aver riportato la notizia dell’eccezionale affluenza di pubblico registrata fra il 5 e il 6 maggio scorsi - in occasione del gemellaggio con la "Tre giorni per il giardino" del FAI - a Villa della Pergola di Alassio, acquistata nel 1922 da Daniel Hanbury ed attualmente di proprietà di Antonio e Silvia Ricci, propone un astioso confronto fra le condizioni di questo giardino e quello della Mortola di Ventimiglia, creato dal padre di Daniel, Thomas Hanbury, a partire dal 1867, da tempo posseduto dello Stato italiano e affidato in gestione all’Università di Genova.
Premesso che è doveroso rendere merito agli odierni proprietari di Villa della Pergola per l’operazione di salvataggio di questo sito, minacciato in precedenza – come sovente accade nelle località turistiche – da progetti speculativi, e per il laborioso ripristino del parco circostante, va però rimarcato che il confronto fra le due realtà, che Pejrone definisce “stridenti”, è del tutto improponibile, sia in termini dimensionali (2,2 contro 18 ettari), che d’importanza botanica. Il vantaggio, sotto questi profili, è tutto del giardino della Mortola, nonostante gli innegabili, gravi problemi di manutenzione che questo presenta, acuiti negli ultimi tempi da quotidiane scorrerie di cinghiali.
Ma il vero problema sta altrove. Pejrone, nel suo articolo, omette di menzionare due circostanze di non trascurabile rilievo. La prima consiste nel fatto che il suo giudizio è inficiato da un pesante conflitto d’interessi, avendo egli progettato il restauro del parco della Pergola e sovrainteso ai lavori conseguenti. La seconda nel sottacere che l’attuale allestimento del parco alassino era stato a suo tempo criticato dal direttore di Villa Hanbury, Prof. Mauro Mariotti, proprio sotto il profilo della pertinenza e della coerenza botanica.
Celare sotto una veste di pretesa obiettività questi elementi non si può dire il massimo della correttezza e forse La Stampa, che ha confinato la replica del Prof. Mariotti in uno spazio ben più limitato del j’accuse pejroniano, avrebbe, non si dice il dovere, ma un autentico interesse a ristabilire un imparziale confronto fra le due posizioni.

venerdì 11 maggio 2012

BIANCA MONTALE: UMANITÀ E INQUIETUDINE IN EUGENIO MONTALE - NUOVO FILMSTUDIO, SAVONA 12/5/2012


BIANCA MONTALE
UMANITÀ E INQUIETUDINE IN EUGENIO MONTALE
Nuovo Filmstudio
piazza Diaz 46 R. - Savona
sabato 12 maggio 2012, h. 10,15

Sabato 12 maggio alle ore 10,15 al Nuovo Filmstudio di Savona, piazza Diaz, la professoressa Bianca Montale (nella foto), ordinario nell’Università di Genova, su invito del Circolo degli Inquieti e del Centro Pannunzio, sezione del Ponente Ligure, parlerà sul tema “Umanità e inquietudine in Eugenio Montale”.
La professoressa è nipote del grande poeta ligure, Premio Nobel per la poesia, e parlerà di Montale uomo, un aspetto, finora rimasto nascosto, del poeta del “Male di vivere”.
Porteranno il loro saluto il dottor Elio Ferraris, presidente del Circolo degli Inquieti e il professor Pier Franco Quaglieni, direttore della scuola di Alta Formazione storica “Federico Chabod” e direttore generale del Centro “Pannunzio”.
Leggerà poesie di Montale l’attrice Milli Conte.
Coordinerà la prof. Gloria Bardi, docente al liceo classico “Chiabrera” di Savona

giovedì 10 maggio 2012

DARIO DANIELE: IO TI VEDO - MUSEO CIVICO DI SANREMO, 11/5/2012


Maggio dei libri
DARIO DANIELE
IO TI VEDO
Viaggi nell'animo umano e nella tenerezza del mondo
presentazione del volume edito da Philobiblon
Museso Civico di Sanremo - Palazzo Borea d'Olmo
via Matteotti 143 - Sanremo
venerdì 11 maggio 2012, ore 17,00

Il nuovo appuntamento nell'ambito de "Il Maggio dei Libri", presso il Museo Civico di Palazzo Borea d’Olmo (Via Matteotti 143 a Sanremo) è in programma enerdì 11 maggio, alle ore 17.00.
Il prof. Dario Daniele proporrà uno speciale pomeriggio di viaggi dal titolo “IO TI VEDO”.
Verranno presentate alcune straordinarie multivisioni (immagini e musiche sincronizzate) relative ai numerosi viaggi, decisamente originali, compiuti in vari anni dallo stesso Daniele. Sarà anche l’occasione per presentare l’ultimo libro pubblicato, dal titolo “IO TI VEDO – viaggi nell’animo umano e nella tenerezza del mondo”.
Si tratta di un originale libro di viaggi, risultato di oltre vent’anni di ricerche in decine di Paesi del mondo. Questo nuovo lavoro dell’insegnante non pretende di essere un punto di arrivo, ma l’occasione per nuove originali riflessioni sull’uomo e sul suo futuro. L’autore cerca di comprendere a fondo i luoghi visitati, indaga su una umanità affascinante e sulle sue evidenti contraddizioni, non dimenticandosi di cogliere ovunque una tenerezza che alimenta il desiderio di verità e il bisogno di bellezza. Sullo sfondo, la natura potente e le sue straordinarie creature offrono spunti continui e autentica gioia, in una società umana troppo imperfetta che necessita di una radicale trasformazione nel cammino della pace e della nonviolenza.

mercoledì 9 maggio 2012

UN COLLEGAMENTO LUNGO UN SECOLO: LE FUNIVIE DI SAVONA - FORTEZZA DEL PRIAMAR, SAVONA 10/5/2012



UN COLLEGAMENTO LUNGO UN SECOLO
Le funivie di Savona
presentazione del volume
Fortezza del Priamar - Sala della Sibilla
Corso mazzini - Savona
giovedì 10 maggio 2012, h. 10,00

Come ogni anno, nel mese di maggio il Comitato di Savona della Dante Alighieri presenta un libro, a cui si è lavorato nei mesi precedenti con i giovani studenti delle Scuole Superiori. Lo scorso anno il tema fu “Mazzini a Savona”, mentre quest’anno la “Dante” ha voluto ricordare la nascita delle Funivie, avvenuta cento anni fa.
La pubblicazione è introdotta dallo storico Giovanni Gallotti, che descrive la zona di Miramare quando ancora non erano state costruite le Funivie; dall’ingegner Bruno De Ruvo, che ne è stato direttore, e che traccia il profilo tecnico dell’impianto; dal professor Arturo Ivaldi, che fu vice sindaco di Cairo Montenotte, che guarda all’impatto eccezionale che il trasporto funiviario ebbe sull’industrializzazione della Valle Bormida.
Gli studenti di Savona e di Cairo Montenotte hanno condotto ricerche con la guida dei propri docenti ed hanno ripercorso la straordinaria progettazione degli ingegneri Carissimo e Crotti, l’importanza delle “ferrovie aeree” che furono strategiche per l’efficienza commerciale del nostro porto, per lo sviluppo industriale di Savona e soprattutto dell’entroterra. Fondamentale è stato il colloquio con l’ingegner De Ruvo e con l’ingegner Bogliacino, che ha anche fornito bellissimo materiale fotografico.
Il libro “Un collegamento lungo un secolo”, stampato grazie alla Fondazione De Mari verrà presentato giovedì 10 maggio alle ore 10 nella sala della Sibilla sul Priamar e giovedì 24 maggio alle ore 10 a Palazzo di Città in Cairo Montenotte, alla presenza delle Autorità cittadine, degli sponsor e di un gran numero di studenti. Sulle Funivie e soprattutto sulla trasformazione dell’impianto è stato anche realizzato un interessante dvd.

martedì 8 maggio 2012

DON ANDREA GALLO: LA BUONA NOVELLA - VBIBLIOTECA CIVICA, CAIRO MONTENOTTE 9/5/2012


Incontro con l'Autore
DON ANDREA GALLO
presenta LA BUONA NOVELLA
Biblioteca Civica Francesco Cesare Rossi
Piazza della Vittoria 29 - Cairo Montenotte
mercoledì 9 maggio 2012, h. 21,00

E’ stata anticipata la presentazione del libro di Don Gallo “La buona novella. Perché non dobbiamo avere paura” nell’ambito della rassegna “Incontro con l´autore 2011/2012″ organizzato dalla Biblioteca Civica di Cairo. L’evento, inizialmente programmato per il 10 maggio, sarà il 9 maggio, sempre alle 21.
Il sacerdote della Comunità San Benedetto al porto di Genova sarà quindi a Cairo per parlare della crisi dei nostri tempi ma anche di speranza e determinazione, di solidarietà e buona volontà, di giovani, giustizia sociale ed equità: insomma, un appuntamento imperdibile.
“Negli ultimi mesi si sta diffondendo un po´ ovunque una grande paura, per questa crisi inarrestabile, per l´incalzante mancanza di lavoro, e quindi per il futuro dei nostri giovani. Eppure non dobbiamo farci prendere dal panico: la strada verso la soluzione c´è, ed è alla portata di tutti, anche se difficile da praticare. Usciamo dalla ‘società delle spettanze’, per la quale ogni cosa è dovuta, sempre!” dice Don Gallo.

lunedì 7 maggio 2012

I MURI VEGETALI A SANREMO - ISTITUTO D. AICARDI, SANREMO 8/5/2012




I MURI VEGETALI A SANREMO
giornata di studio
Istituto IPSAA Domenico Aicardi
Strada Maccagnan 37 - Sanremo
marted' 8 maggio 2012, h. 9,00 ss.
Martedì 8 maggio, presso Presso l'Istituto IPSAA “D. Aicardi” a Sanremo, si svolgerà una Giornata di Studio dal titolo "I Muri Vegetali a Sanremo".
L'evento è organizzato dalla CRA-FSO, unità di ricerca per la Floricoltura e le specie ornamentali e la Agroselviter, Facoltà di Agraria dell'Università di Torino.

Questo il programma della giornata:
Ore 9.00: Benvenuto del Preside dell’IPSAA Prof. G. Calvi - Saluto delle Autoritá
Ore 9.30: Il Progetto Aroma - Presentazione del Volume “Le aromatiche nel verde urbano ” a cura di B. Ruffoni e M. Devecchi Dott.ssa B. Ruffoni
Ore 10.00: Le aromatiche nell’arredo urbano - Prof. M. Devecchi
Ore 10.20: L’esempio della pista ciclopedonale del Ponente Ligure - Dott. C. Littardi – Dott. C. Cervelli
Ore 10.40: Esperienze sui muri verdi durante il progetto Aroma - Dott. F. Merlo
Ore 11.00: Visita al campo catalogo del progetto Aroma
Ore 11.30: Inaugurazione e visita del Muro Vegetale didattico dell'Ipsaa “D. Aicardi”

domenica 6 maggio 2012

ALESSANDRO BARTOLI: UN SOGNO INGLESE IN RIVIERA - ELECTA 2012


ALESSANDRO BARTOLI
UN SOGNO INGLESE IN RIVIERA
Le stagioni di villa della Pergola
Electa, 30/4/2012

Tra le storie delle numerose ville britanniche costruite sulla prima collina di Alassio, quella di Villa della Pergola è la più interessante e ricca di avvenimenti storici. Dalle memorie vittoriane degli aristocratici e scrittori inglesi in Riviera ligure sino al recupero della villa (dapprima di proprietà del generale Mc Murdo, poi nel 1900 del cugino di Virginia Woolf, Walter Dalrymple, e dal 1922 di Daniel Hanbury e famiglia), Mondadori in collaborazione con Electa propone un libro che offre suggestioni romantiche attraverso racconti e immagini sia storiche, sia attuali. Sorgenti d'acqua, rose, zagare, dalie, ninfee, palme e pergole popolano l'incantevole parco, restaurato da Paolo Pejrone.

LORENZO SCURATI: LA STAGIONE DELL'AMORE - AUDITORIUM DI S.TA CATERINA, FINALBORGO 6/5/2012


DOC IN BORGO
Fatti, storie, racconti nei documentari
LORENZO SCURATI: LA STAGIONE DELL'AMORE
Auditorium del Complesso monumentale di Santa Caterina
Finalborgo
domenica 6 maggio 2012, h. 17,00

Le strade percorse un’estate di quarant’anni fa da un Pier Paolo Pasolini armato di cinepresa e microfono alla ricerca della verità degli italiani sul sesso e sull’amore, quelle strade non sono più le stesse. Lo sappiamo bene. Da tempo l’Italia non è più quel Paese ingenuo e vitale (perché innocente non lo è mai stato). Non solo la nostra gente non si schermisce più alla vista della macchina da presa, ma, al contrario, l’atteggiamento scafato che tutti noi assumiamo di fronte ad essa appartiene a un modello di comportamento incarnato nei riflessi della nostra vita quotidiana: recitiamo la parte di noi stessi, sempre e comunque, di fronte a un intervistatore così come di fronte a un qualunque interlocutore. E questo dà ancora una volta ragione alle profezie di Pasolini. Eppure la rappresentazione dell’amore, il racconto pubblico delle relazioni intime che le italiane e gli italiani offrono, risulta ancora balbettante, sfasato e in parte ambiguo. Nonostante in questi quarant’anni si sia quasi definitivamente allentata la morsa stringente del moralismo cattolico e l’amore, in qualsiasi sua forma, non sia più oggetto di scandalo, tranne, forse, che nella forma del ‘vero amore’. All’uscita di una scuola del centro di Milano, o su una spiaggia toscana, come nella piazza del family day, i giovani italiani si confrontano sì apertamente su temi come fedeltà e tradimento, concepimento e contraccezione, coppie di fatto e unità familiare, inibizioni e varietà delle pratiche sessuali, ma lo fanno non senza un certo imbarazzo, quasi trattenuti da una riserva, un non detto, forse da un desiderio inesaudito. Così, alla fine del nostro viaggio, sentiamo che qualcosa manca, qualcosa che abbiamo l’impressione di aver perso lungo la strada, giù lungo un viadotto di questo nostro Paese stremato, devastato dalle fiamme e fiaccato dal peso di una storia vissuta troppe volte dal lato sbagliato. In piena estate, nel cuore della stagione della nudi

venerdì 4 maggio 2012

FELICITÀ VERTICALI - TEATRO DELL'ALBERO, SAN LORENZO AL MARE 5/5/2012




FELICITÀ VERTICALI
performance d'arte varia
a cura di Lino Tommasini, Maria Grazia Ruggieri e Rudi Patauner
Teatro dell'Albero - San Lorenzo al mare
sabato 5 maggio 2012, h. 21,00

Sabato 5 maggio ore 21 al Teatro dell'Albero di San Lorenzo al Mare "Felicita' Verticali", performance di arte varia a cura di: Lino Tommasini, Maria Grazia Ruggieri e Rudi Patauner. Si tratta di un progetto composito che racchiude tre modalita' espressive: quella grafica del disegno dal vivo di Rudi Patauner, quella prosaica e brillante di Lino Tommasini e quella piu' legata all'espressione intima e poetica di Maria Grazia Ruggieri, applicate ad uno stesso tema che e' quello del circo e delle sue figure di maggior suggestione ...clown, saltimbanchi, funanboli, domatori. Figure che hanno ispirato e colpito l'animo sensibile di Pablo Picasso portandolo a produrre incisioni e veri e propri dipinti che raffigurano personaggi che dietro la maschera celano una certa fatica del vivere. Seguendo il filo di questa inquietudine e percorrendolo si e' scavato nella produzione letteraria e poetica della Parigi dei primissimi anni del 900 (periodo rosa di Picasso) scegliendo testi di Apollinaire, Verlaine, Palazzeschi, Rilke, Cocteau.

giovedì 3 maggio 2012

MAGGIO MUSICALE A VARIGOTTI


MAGGIO MUSICALE A VARIGOTTI
Centro Civico Roberto Fontana
Via Aurelia 233 - Varigotti
dal 4 al 31 maggio 2012

Venerdì 4 maggio alle ore 21, presso il Centro Civico “Roberto Fontana” di Varigotti, si terrà il concerto inaugurale del “Maggio Musicale” organizzato dall’Accademia Musicale del Finale, diretta da Salvatore Scarlata.
Per il settimo anno consecutivo i giovani diplomati e diplomandi del Conservatorio “Nicolò Paganini” di Genova saranno protagonisti della manifestazione, che da un lato prelude alla fitta serie di appuntamenti dei saggi degli alunni dell’Accademia (che continueranno fino ai primi giorni di giugno) e dall’altro segna l’avvio della stagione musicale della Città di Finale Ligure “Percorsi Sonori 2012”.
Nel concerto di venerdì saranno impegnati Carolina Pivetta e Marta Caccialanza (flauti), Luca Tarantino (corno inglese), Marzia Carbone (clarinetto), Redouane Amir (fagotto), Maria Rocca (corno), Davide Nari (saxofono), Giovanni Piana (pianoforte) guidati dai professori Elena Cecconi, Gianenrico Cortese, Luigi Gallo, Massimo Conte.
In programma musiche di Reicha, Borne, Ibert, Doppler, Hindemith, Farkas. L’ingresso è libero.

Questo il calendario del Maggio Musicale:

Venerdi 4 Maggio - ore 21
Concerto di Apertura a cura dei laureandi del Conservatorio “N. Paganini” di Genova

Venerdi 11 Maggio - ore 20.30
Saggio degli allievi di Pianoforte del M° Paola Arras e di Flauto del M° Salvatore Scarlata

Venerdi 18 Maggio - ore 20.30
Saggio degli allievi di Pianoforte del M° Paola Arras

Giovedì 24 Maggio – ore 20.30
Saggio degli allievi di Flauto del M° Salvatore Scarlata

Venerdi 25 Maggio – ore 20.30
Saggio degli allievi di Violino del M° Massimiliano Patetta e di musica d’insieme del M° Salvatore Scarlata

Giovedì 31 Maggio – ore 20.30
Saggio degli allievi di Chitarra del M° Fabio Frontero e di Batteria del M° Marco Canavese.

mercoledì 2 maggio 2012

PIERGIORGIO CAMPODONICO: FIORI E PIANTE TRA CULTURA E LINGUAGGIO - DOPOLAVORO FERROVIARIO, VENTIMIGLIA 3/5/2012



Corsi & percorsi
PIERGIORGIO CAMPODONICO
FIORI E PIANTE TRA CULTURA E LINGUAGGIO
Viaggio virtuale nel regno di Flora
Sala del Dopolavoro Ferroviario
piazza Stazione - Ventimiglia
giovedì 3 maggio 2012, h. 15,30

La Sezione Soci Coop di Ventimiglia organizza l'incontro pubblico "Fiori e piante tra cultura e linguaggio" nel contesto delle diverse iniziative di carattere culturali promosse dal programma "Corsi & percorsi" di Coop Liguria.
Sarà un viaggio virtuale, supportato da filmati e diapositive, nel regno della Flora, curato dal botanico Piergiorgio Campodonico, già direttore dei Giardini Hanbury.

martedì 1 maggio 2012

JACQUES MATARASSO: MEMOOIRES - EDITIONS LAURE MATARASSO 2012


JACQUES MATARASSO
MÉMOIRES
Rencontres inopinées
(o-écrit avec Alain Amiel)
Editions Laure Matarasso, 2012

Premier tome (1916-1950) des mémoires du célèbre libraire, bibliophile et amateur d'art Jacques Matarasso.
À vingt ans, il rencontre les Surréalistes qu'il contribue à faire connaitre en étant un des premiers à les exposer dans la vitrine de la librairie parisienne de son père.
L'admiration que le jeune homme leur portait les avait amené aà l'adopter comme un ami, un complice parfois.
Beaucoup des personnages mythiques de l'histoire de la littérature oou de l'art apparaissent au fil de ses souvenirs: Les écrivains Surréalistes (Aragon, Breton, Char, Eluard, Péret, Tzara ...) et les peintres (Picasso, de Staël, Chagall, Henri Goetz, etc.).
La guerre l'oblige à se refugier a Nice ou il crée sa propre librairie qui jouera un rôle important dans la résistance (il echappera pour miracle plusieurs fois à la Gestapo).
Aprés guerre, dans les années 50, par son amitié avec Arman, Farhi, Gilli, Klein, Venet, etc., il sera au coeur de l'effervescence artistique qui a fait naïtre ce qu'on a appelé plus tard l'Ecole de Nice (qui fera l'objet du second tome).