lunedì 31 agosto 2015

ACCADEMIA INTERNAZIONALE ESTIVA DI CERVO 2015: MEISTERKURSE / FESTIVAL DI GIOVANI ARTISTI




Accademia internazionale estiva di Cervo
XXVII edizione dei
CORSI DI PERFEZIONALENTO - MEISTERKURSE
FESTIVAL DI GIOVANI ARTISTI
1 - 12 settembre 2015



domenica 30 agosto 2015

RASSEGNA LIBRI DI LIGURIA 2015 - PEAGNA




RASSEGNA LIBRI DI LIGURIA
XXXIV edizione
Casa Girardenghi - Peagna
30/8/2015 - 6/9/2015

Anche quest’anno Peagna, la bella frazione di Ceriale, ospita la “Rassegna Libri di Liguria”.
Dal 30 agosto al 6 settembre Peagna sarà sede di dibattiti serali, incontri con gli autori, presentazioni di libri, che coinvolgeranno personalità di spicco della cultura ligure, autori, editori, specialisti del settore. Inoltre in Casa Girardenghi, il suggestivo spazio che fu sede di un frantoio del XVII secolo, sempre fino al 6 settembre verranno messi in mostra tutti i volumi di argomento ligure pervenuti all’associazione e pubblicati negli ultimi anni e sarà possibile visionare il libro vincitore del “Premio Anthia” per il 2015.

Ecco, in dettaglio, le proposte degli Amici di Peagna per il 2015:
Si inizia domenica 30 agosto con l’inaugurazione della rassegna alle ore 18 presso l’auditorium, alla presenza del sindaco di Ceriale e dell’assessore alla cultura. Seguirà la premiazione del Libro ligure dell’anno: “Ceramica Ligure”, un singolare volume promosso dalla Regione Liguria e curato da Carlé Soledad e Marcella e Valeria Diotto, che costituisce un simpatico ed utile cofanetto ditattico, pensato per le scuole e composto da un libro vero e proprio e da numerose riproduzioni ceramiche, pezzi unici numerati e realizzati artigianalmente. Ci è sembrato uno riuscito esempio di congiunzione di cultura materiale, tradizioni artigianali e conoscenze storiche su un mondo che è sempre stato molto fertile per la Liguria.
Alle 21, 30, presso la chiesa parrocchiale del borgo, ci sarà il concerto inaugurale della “Compagnia Sacco” di Ceriana, un appuntamento suggestivo ed emozionante da non perdere assolutamente.
La serata di lunedì 31 sarà dedicata a ricordare l’amico scomparso Gian Carlo Ascoli, una delle anime più autentiche della nostra associazione. Durante la serata scopriremo anche la piastrella artistica di intitolazione dell’auditorium a Gian Carlo.
Martedì 1 settembre, sempre alle ore 21, si delineerà un percorso tra le città romane della Liguria, da Ventimiglia a Luni. Saranno presenti storici, archeologi, responsabili di musei e di aree archeologiche e ci sarà anche la possibilità di presentare numerosi volumi sull’argomento, come “Genova dalle origini all’anno Mille”, il lavoro fresco di stampa che raccoglie i più recenti dati sulle origini di Genova e il suo sviluppo, a cura di Piera Melli, oppure il catalogo della mostra dedicata alla Liguria in epoca augustea, recentemente organizzata dalla Soprintendenza.
Mercoledì 2 con la serata “Gusto e Turismo” troverà spazio la cultura enogastronimica, alla scoperta delle produzioni agricole e enogastronimiche del Ponente più o meno note come, ad esempio, i tartufi di Millesimo. Sarà presente anche il presidente regionale di “Turismo Verde” Matteo Antonelli e, con i molti ospiti, potremo delineare i connotati di un settore vitale per lo sviluppo turistico ed economico della nostra Regione. La serata sarà condotta da Andrea Carpi, nostro socio, giornalista e noto autore di volumi su prodotti tipici e valorizzazione del territorio, tra cui il nuovissimo “Liguria segreta”.
Giovedì 3 verranno esaminate numerose realtà culturali e museali regionali che si reggono sul volontariato di appassionati o associazioni come la nostra, che dedicano il loro tempo allo sviluppo del territorio e alla valorizzazione di beni culturali “minori” che, in realtà, costituiscono l’ossatura più genuina e apprezzata del nostro Paese. Potremo così scoprire il Museo delle Biciclette di Cosseria, oppure quello dedicato alle streghe di Triora, o ancora conoscere il nuovissimo museo della Valle Scrivia, che ospita i più importanti ritrovamenti archeologici del territorio. Con l’architetto Bruno Repetto e con Carla Risso, infine, scopriremo il progetto “Liguria terra di castelli”, che sta creando percorsi attrezzati e polivalenti specialmente nell’entroterra ligure.
La serata di venerdì 4 settembre costituirà un particolare tributo alla famosissima scuola dei cantautori liguri e specialmente alla figura di Fabrizio De Andrè, un grande della canzone cantautorale italiana, che ha saputo portare la Liguria e il suo dialetto nel mondo e che, ancora oggi, ispira una grande quantità di studi, volumi, saggi a lui dedicati. Ne potremo parlare con grandi esperti del settore, autori di studi, musicisti, musicologi e linguisti. Con D’Auria e Podestà affronteremo anche un aspetto meno conosciuto di Faber: quello delle traduzioni di opere di Bob Dylan e Leonard Cohen, due mostri sacri della musica mondiale. Il dibattito sarà anche intervallato da alcuni singolari brani di De Andrè, suonati dal vivo dal cantautore genovese Alberto Ansaldo, cresciuto alla scuola di Vittorio Centanaro, già maestro di chitarra dello stesso De Andrè.
Inoltre dal 30 agosto al 6 settembre, presso Casa Girardenghi, come di consueto saranno in mostra i libri di argomento ligure usciti negli ultimi anni, una vera perla per i bibliofili e gli amanti della cultura ligure.

sabato 29 agosto 2015

FILOSOFESTIVALBENGA - 29-30/8/2015




FILOSOFESTIVALBENGA
Albenga, sedi varie
29-30 agosto 2015

Il FilosoFestivAlbenga propone due giorni di confronto filosofico dedicati al tema Social E: lo spazio del pensiero. Per discutere su cosa resta del sociale, inteso come solidarietà, reciprocità, diritti, legami, in una epoca in cui il social sembra avere rimpiazzato ogni altra forma di relazione, un tema attuale che è anche una sfida al conformismo del pensiero dominante.
Sedi della manifestazione saranno le piazze del centro storico di Albenga, ovvero Piazza San Michele, Piazza Gerolamo Rossi e Piazza San Domenico.
Il festival si svolge sabato 29 e domenica 30 agosto, a partire dalle 18.00, con un prologo al mattino, nella Biblioteca Civica Simonetta Comanedi, dove si terrà un convegno sul tema dell'evento.
Dal tardo pomeriggio, il gruppo Philosophy for Children coinvolge bambini, adolescenti, e adulti, in un'esperienza di approccio ludico e pratico alla filosofia mediante una metodologia innovativa, mentre il gruppo Cosa vuoi che ti legga conduce il pubblico tra le riflessioni sul mondo e sull’uomo con i suoi performers (attori, readers, poeti), che leggono brevi brani di classici filosofici.
Nelle due serate, dalle 21.00, cinque giovani ricercatori, provenienti da varie università nazionali e internazionali, coordinati dai direttori scientifici Sara Baranzoni e Paolo Vignola, terranno ognuno una breve conferenza sul tema del festival, intervallati da brevi intermezzi musicali e teatrali.
Chiude la serata di sabato 29 agosto, il concerto del gruppo Ethnia, composto da Carlo Aonzo, mandolino, Claudio Bellato, chitarra, Loris Lombardo batteria.
«A un anno dalla scomparsa della professoressa Giuliana Benedetto, alcune associazioni di Albenga hanno deciso di ricordarla con un manifestazione dedicata alla filosofia», spiega Piero Corradi, presidente di Iniziativa Laica ingauna, tra gli organizzatori dell'evento insieme a Casa dei Circoli delle Culture e dei Popoli di Ceriale, con la collaborazione di Viva il Vicolo, Cosa vuoi che ti legga, Civ Albenga, Crif Philosophy for children e con il patrocinio del Comune di Albenga, della Regione Liguria e della Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Genova.
Il vice sindaco Tomatis afferma: «Si tratta di un evento originale per il ponente ligure, che valorizzerà le bellezze del centro storico di Albenga e contribuirà ad accrescere l’offerta turistico-culturale del Comune».

ARTE & CIBO A CASA JORN - ALBISSOLA MARINA 29/8/2015




ARTE & CIBO A CASA JORN
Via G. D'Annunzio 2 - Albissola Marina
sabato 29 agosto 2015, ore 11,00

Sabato 29 Agosto alle ore 11,00 presso la Casa Museo A. Jorn di Albissola Marina, in collaborazione con il CCP Centro Culturale Paraxo, all’interno del Progetto T3rra Maggio-Ottobre 2015, una giornata interamente dedicata al connubio tra arte e cibo.
L’iniziativa nasce all’interno delle manifestazioni legate ad Expo 2015 ed organizzate sul territorio di Albissola Marina nel corso dell’estate 2015.
Il connubio “arte e cibo”, rivisitato nella splendida cornice della Casa Museo A. Jorn, prenderà vita in una Food & Art Experience con opere commestibili degli artisti Tonina Cecchetti, Manuela Mancioppi, Marian Heyerdhal e Ole Lislerud.
Lo chef Mauro Granone realizzerà per i commensali all’interno della “Pescheria degli Artisti” un vero e proprio menù degustazione delle opere realizzate nel corso dell’evento.  

giovedì 27 agosto 2015

MUSEO PREISTORICO DEI BALZI ROSSI




MUSEO PREISTORICO DEI BALZI ROSSI

Il Museo Preistorico dei Balzi Rossi è stato fondato nel 1898 per iniziativa di sir Thomas Hanbury, per mostrare sul posto i reperti scoperti negli anni immediatamente precedenti a seguito dei lavori della cava Abbo. L’allestimento attuale è stato completato ed inaugurato nel 1994. La visita del Museo comprende anche un itinerario all’area archeologica delle grotte visitabili, che sono la Barma Grande, il Riparo Bombrini, la Grotta del Caviglione, il Riparo Mochi e la Grotta di Florestano.

Fu Emile Rivière (Parigi, 22 aprile 1835 - 25 gennaio 1922), medico francese, giunto ai Balzi Rossi all’epoca in cui si stava costruendo la linea ferroviaria Genova-Marsiglia intorno al 1870, che intuì le grandi potenzialità archeologiche delle grotte, solo in piccola parte già scavate.
Ottenuto un finanziamento dal Ministero francese e i necessari permessi, eseguì una serie di campagne di scavo in quasi tutte le cavità che portarono anche alla scoperta di importanti sepolture paleolitiche, per la prima volta ai Balzi Rossi (1872) e tra le prime nel mondo. L’eco suscitato sulla stampa e il resoconto degli scavi, pubblicato successivamente in un volume riccamente illustrato, resero le grotte dei Balzi Rossi famose in tutto il mondo.

Il Museo Preistorico dei Balzi Rossi conserva solo una piccola parte della grande quantità di reperti restituiti dalle grotte dei Balzi Rossi. I materiali degli scavi ottocenteschi sono stati infatti dispersi in moltissimi musei, sia in Italia che all’estero.
La collezione originaria del Museo comprendeva manufatti in pietra scheggiata, osso, conchiglia e ossa di animali, recuperati nel corso dei lavori della cava Abbo alla fine dell’Ottocento, tra cui resti importantissimi come la famosa triplice sepoltura. A questi si sono aggiunti nel corso degli anni i reperti dei nuovi scavi condotti dall’Istituto Italiano di Paleontologia Umana (grotta dei Fanciulli, Barma Grande, Riparo Mochi), dal Museo di Antropologia Preistorica del Principato di Monaco (grotta del Principe), dalla Soprintendenza (Riparo Bombrini, Ciotti, ex-Birreria). spazi espositivi
L’attuale allestimento del Museo, completato nel 1994 dopo la costruzione del nuovo edificio, si inserisce in un percorso di visita integrato con l’area archeologica (grotte). Dalla nuova lunga sala, in cui è illustrata la storia delle ricerche fino alla seconda guerra mondiale, si passa alla visita delle grotte e alla presentazione degli scavi più recenti, sui due piani del vecchio edificio museale completamente ristrutturato.
Lungo il percorso scandito dalla storia degli scavi e delle scoperte sono trattati, man mano che vengono evidenziati dalle ricerche, temi specifici com
e l’origine delle grotte, la fauna del paleolitico, le sepolture, le statuine femminili (“veneri”), l’evoluzione dell’uomo e della tecnologia degli utensili di pietra, l’arte rupestre. Particolare interesse si presenta la visita alle grotte, che permette di “ambientare” nel luogo di ritrovamento i reperti visti nelle sale.
Visitare il Museo vuol dire imparare a conoscere e scoprire il Paleolitico, il periodo che va dalle origini dell’umanità fino alla fine dell’ultima era glaciale (circa 10.000 anni fa).
Il Museo infatti conserva reperti che vanno da circa 250.000 anni fa (l’osso iliaco di Homo erectus/heidelbergensis) e documentano tutta l’epoca dei neandertaliani e la loro successiva sostituzione da parte dell’uomo attuale (Homo sapiens). Ricca pure la documentazione della fauna dell’era glaciale, che comprendeva specie attualmente estinte.

http://www.culturainliguria.it/cultura/download/fstore/1428922067414/Balzi_Rossi.pdf  

mercoledì 26 agosto 2015

NINA ZILLI: FRASI&FUMO - TEATRO ARISTON, SANREMO 27/8/2015




NINA ZILLI
FRASI&FUMO
Teatro Ariston
via Matteotti 107 - Sanremo
giovedì 27 agosto 2015, ore 21,30

Con la sua verve e raffinatezza indiscussa, il suo stile ibrido capace di spaziare da soul al blues, dal pop-rock al reggae, Nina Zilli è pronta a conquistare il pubblico con le canzoni del nuovo disco.

ALDO CAZZULLO: POSSA IL MIO SANGUE SERVIRE - PIAZZA DELLA VITTORIA, SPOTORNO 26/8/2015




Parole ubikate in mare
ALDO CAZZULLO
POSSA IL MIO SANGUE SERVIRE
Uomini e donne della Resistenza
presentazione del volume edito da Rizzoli
piazza della Vittoria - Spotorno
mercoledì 26 agosto 2015, ore 21,15

La Resistenza a lungo è stata considerata solo una "cosa di sinistra": fazzoletto rosso e Bella ciao. Poi, negli ultimi anni, i partigiani sono stati presentati come carnefici sanguinari, che si accanirono su vittime innocenti, i "ragazzi di Salò". Entrambe queste versioni sono parziali e false. La Resistenza non è il patrimonio di una fazione; è un patrimonio della nazione. Aldo Cazzullo lo dimostra raccontando la Resistenza che non si trova nei libri. Storie di case che si aprono nella notte, di feriti curati nei pagliai, di ricercati nascosti in cantina, di madri che fanno scudo con il proprio corpo ai figli. Le storie delle suore di Firenze, Giuste tra le Nazioni per aver salvato centinaia di ebrei; dei sacerdoti come don Ferrante Bagiardi, che sceglie di morire con i suoi parrocchiani dicendo "vi accompagno io davanti al Signore"; degli alpini della Val Chisone che rifiutano di arrendersi ai nazisti perché "le nostre montagne sono nostre"; dei tre carabinieri di Fiesole che si fanno uccidere per salvare gli ostaggi; dei 600 mila internati in Germania che come Giovanni Guareschi restano nei lager a patire la fame e le botte, pur di non andare a Salò a combattere altri italiani. La Resistenza fu fatta dai partigiani comunisti come Cino Moscatelli, ma anche da quelli cattolici come Paola Del Din, monarchici come Edgardo Sogno, autonomi come Beppe Fenoglio. E fu fatta dalle donne, dai fucilati di Cefalonia, dai bersaglieri che morirono combattendo al fianco degli Alleati...

lunedì 24 agosto 2015

MARC CHAGALL: NICE SOLEIL FLEURS - MUSÉE NATIONAL MARC CHAGALL, NICE




MARC CHAGALL
NICE SOLEIL FLEURS
Chagall et la baie des Anges
Musée national Marc Chagall
Avenue du Docteur Ménard - Nice 4/7/2105 - 21/9/2015

L'exposition se propose d'explorer les liens aujourd'hui encore méconnus que Marc Chagall a entretenus avec la ville de Nice. La Côte d'Azur attire très tôt l'artiste d'origine biélorusse. Il découvre la région dans les années 1920 à l'occasion de voyages à travers la France. Mais ce n'est qu'en 1950, à l'âge de 63 ans, qu'il s'y installe durablement. Il réside à Vence jusqu'à 1966, puis à Saint-Paul de Vence où il meurt en 1985. Habitant l'arrière-pays, Marc Chagall n'en manifeste pas moins un fort attachement pour la ville de Nice. Lorsqu'il s'y rend pour la première fois en 1926, à l'occasion d'un voyage dans le Sud, une véritable révélation se produit chez l'artiste.
Son œil de peintre est irrésistiblement attiré non pas par tant par le bleu azur de la mer et l'éclat du ciel, que par l'intense végétation flamboyante. Devant les bouquets du marché aux fleurs, Chagall perçoit autant d'étincelles colorées à reproduire sur la toile. Lorsqu'il s'installe quelques décennies plus tard sur la Côte d'Azur, ces bouquets explosent dans ses œuvres, qui s'enrichissent alors de nouvelles nuances, inspirées par la lumière méridionale. La palette de l'artiste fait une large place au bleu, couleur qui incarne plus que toute autre la Méditerranée, mais qui est aussi et avant tout, sa couleur préférée.
Installé sur la Côte d'Azur après la Seconde Guerre mondiale, MarcChagall voisine avec d'autres artistes célèbres, Henri Matisse et Pablo Picasso. Honorées par la présence de tels créateurs, les villes de la région leur rendent de brillants hommages. Nice manifeste en particulier un grand attachement pour l'œuvre de Chagall. En 1952, une importante rétrospective de son œuvre, comprenant de nombreuses peintures de la période russe, des œuvres plus récentes d'inspiration biblique, ainsi que des décors et costumes de ballets, se tient sur la Promenade des Anglais, à la galerie des Ponchettes. D'autres expositions suivent dans le même lieu ou à la galerie de la Marine.
Outre les expositions temporaires, Nice a le privilège d'accueillir une œuvre pérenne de Chagall: Le Message d'Ulysse, une mosaïque monumentale réalisée en 1968 avec les mosaïstes Heidi et Lino Melano pour la faculté de droit alors en construction. Mais le plus éclatant témoin des liens exceptionnels tissés entre Chagall et Nice demeure sans conteste le musée national consacré à l'œuvre de l'artiste. Sur un terrain offert par la ville en contrebas de la colline de Cimiez, l'architecte André Hermant élève un édifice aux lignes sobres et épurées. Il est destiné à accueillir le Message Biblique, magistral ensemble d'œuvres offert en 1966 à l'État français par Marc Chagall et son épouse Valentina. Inauguré en 1973, ce musée est pour l'artiste le témoignage de son attachement à sa terre d'accueil, la France, mais aussi à la Méditerranée.

L'exposition organisée au musée national Marc Chagall dans le cadre de la manifestation «Promenade(s) des Anglais» présente ces liens forts noués entre Marc Chagall et la ville de Nice. Au cœur de ce dialogue figure une œuvre célèbre. Au début des années 1960, le maire Jean Médecin propose à Chagall de créer une affiche pour la ville. Marc Chagall représente la baie des Anges, plongée dans une lumière azuréenne. Au-dessus de la ville, veille, telle une déesse tutélaire, une gracieuse sirène tenant un flamboyant bouquet de fleurs. Sous l'image figurent ces quelques mots manuscrits: «Nice Soleil Fleurs», accompagnés de la signature de l'artiste. Éditée en 1962 par le Commissariat Général du Tourisme, l'affiche, «la plus belle carte de visite que pouvait désirer Nice», selon Jean Médecin, a été diffusée dans les pays étrangers afin de promouvoir Nice et la Côte d'Azur.
Ce que l'on sait moins, c'est que la création de cette affiche a donné lieu à une série d'œuvres inspirées de Nice et de la baie des Anges. Marc Chagall exécute un magistral ensemble de gouaches préparatoires, exposées en 1962 au musée Masséna à Nice. Dans ces gouaches se manifestent ses talents de coloriste. La Promenade des Anglais et la baie des Anges sont transcrites dans une palette éclatante et lumineuse. Ces images sont traversées par les protagonistes du répertoire familier de l'artiste: couples d'amoureux, sirènes, bouquets de fleurs et poissons. Les gouaches sont ensuite transcrites en lithographies dans les ateliers Mourlot, publiées en 1967 sous le titre Nice et la Côte d'Azur.

L'exposition Nice, Soleil, Fleurs. Chagall et la baie des Anges rassemble un remarquable ensemble d'oeuvres issues de la collection du musée, de collections privées et d'institutions niçoises. L'affiche réalisée pour Nice, plusieurs gouaches préparatoires et les douze lithographies de Nice et la Côte d'Azur, mais aussi des photographies, affiches et documents d'archives dressent un panorama de cette féconde rencontre. L'exposition fait la démonstration des liens variés et forts qui ont uni Chagall à Nice et dont le musée national Marc Chagall est la meilleure incarnation.
  

domenica 23 agosto 2015

IL CAFFÉ FILOSOFICO - BAR BRANDALE, SAVONA 24/8/2015




IL CAFFÉ FILOSOFICO
Bar Brandale
Piazza del Brandale 2r - Savona
lunedì 24 agosto 2015, ore 19,00

Maya Group (società di eventi ed animazione di Savona) e caffèpop filosoficol’associazione culturale “La talpa con gli occhiali” con i proff. Giovanni Fazzone e Rosanna Lavagna, propongono una vera novità per Savona: il Caffè Pop Filosofico.
Quattro serate dedicate a chi è curioso, a chi vuole comunicare e condividere le proprie esperienze ed idee, a chi non ha perso la capacità di interrogarsi sul mondo e vuole scoprire qualcosa di più su sé e gli altri… Incontri non per addetti ai lavori, ma aperti a tutti, a chiunque voglia esserci.
Ogni incontro durerà 45 minuti e, grazie alla guida dei due facilitatori, Giovanni Fazzone e Rosanna Lavagna, verranno sviluppate insieme domande e tematiche.

Giovanni Fazzone, è docente di filosofia presso la Rete di Filosofia di Savona di cui è membro fondatore e del comitato scientifico e formatore di formatori. E’ docente in Corsi di filosofia del quotidiano, di Popsophia per adulti e di Filosofia e Didattica per docenti.
Rosanna Lavagna, insegnante di filosofia, fa parte della Rete di Filosofia di Savona in cui è membro del comitato scientifico. È docente di Corsi di filosofia per bambini, ragazzi e adulti. 

sabato 22 agosto 2015

BAJARDO RICORDA RUBINO: PAOLO MACCABEI, CONFERENZA SPETTACOLO - ORATORIO DI SAN ROCCO, BAJARDO 23/8/2015




Bajardo ricorda Rubino 2015
CONFERENZA SPETTACOLO DI PAOLO MACCABEI
Oratorio di San Rocco - Bajardo
domenica 23 agosto 2015, ore 17,00

Prosegue con successo la manifestazione “Bajardo ricorda Rubino” promossa dall’amministrazione comunale di Bajardo e giunta alla sesta edizione con la direzione artistica di Claudio Porchia.
Il programma proposto per ricordare la figura di Antonio Rubino, importante illustratore e disegnatore, morto a Baiardo il 1 luglio 1964, domenica prossima prevede uno degli eventi più importanti ed attesi: presso l’oratorio di San Rocco alle ore 17.00 conferenza spettacolo di Paolo Maccabei che accompagnerà il pubblico nel magico mondo di Antonio Rubino e a scoprire i dipinti da lui realizzati nella Sala Alba di Villa Gonzaga ad Olgiate Olona.
Oggi quei dipinti, dopo tanti anni, sono stati recuperati e restaurati e la grande sala è tornata a risplendere.
La mostra presso l'Oratorio di San Rocco resterà aperta fino alle 18.00 di domenica 30 agosto.
Il programma terminerà domenica 30 agosto 17.00 con uno spazio dedicato ai bambini con la lettura della fiaba di Antonio Rubino “Pentolin delle Lasagne”.

venerdì 21 agosto 2015

UNOJAZZ SANREMO 2015 - PIAN DI NAVE, SANREMO 20-23/8/2015




UNOJAZZ SANREMO 2015
Festival Internazionale di Musica Jazz
Pian di Nave - Sanremo
20-23 agosto 2015, ore 21,00

Giovedì 20 agosto: concerto gratuito del sestetto Ottimo Massimo + West Project Orchestra con Flavio Boltro
Venerdì 21 agosto: Kyle Eastwood Band e Eliane Elias
Sabato 22 agosto: Jack DeJohnette (batteria), Antonio Faraò (pianoforte), Eddie Gomez (contrabbasso) e Chris Potter (sassofono)
Domenica 23 agosto: Mario Piacentini Group, con Gianluigi Trovesi al clarinetto + Bireli Lagrene

Venerdì 21 agosto si inizia alle 21 con Kyle Eastwood Band, formazione guidata dal talentuoso contrabbassista americano erede di uno dei più grandi attori di Hollywood, e si prosegue con Eliane Elias, cantante, pianista e compositrice.
Kyle Eastwood, il poliedrico contrabbassista, compositore e produttore, ha forgiato un percorso musicale dinamico. La sua arte è eclettica ma raffinata, e trascende i confini del jazz, esplorando una gamma sempre più ampia di influenze musicali. Pur continuando a sviluppare la sua carriera parallela come compositore e arrangiatore per il suo leggendario padre Clint, nominato all’Oscar nei film Mystic River, Million Dollar Baby e Lettere da Iwo Jima, Eastwood ha riaffermato tradizioni, creando un jazz veramente contemporaneo, lirico e melodico. Negli ultimi due decenni ha fatto tournée in tutto il mondo, esibendosi a The Olympia (Parigi), Jazz in Marciac (Francia), Il Jazz Festival di Monterey (California), Jurasum Festival (Corea del Sud), i Blue Notes a Tokyo e New York e al Ronnie Scott (Londra). Nella band, oltre a Eastwood (contrabasso), anche Andrew McCormack (piano), Chris Higginbottom (batteria), Graeme Blevins (sassofono) eQuentin Collins (tromba).
Cinque nomination GRAMMY® Award, quattro volte Gold Disc Award, con tutti i dischi che hanno raggiunto la top five su Charts di Billboard USA Jazz, Eliane Elias ha raggiunto il suo posto nel pantheon dei giganti musicali. Elias è conosciuta per il suo stile musicale inconfondibile e immediatamente riconoscibile, che fonde le sue radici brasiliane, la voce seducente con la impressionante capacità compositiva classica e jazz strumentale. Con 23 album in attivo dimostra le sue doti uniche come pianista, cantante, compositrice e arrangiatrice, Eliane Elias è come la definisce la rivista Jazziz: Una cittadina del mondo, un'artista al di là di ogni categoria. Il gruppo di Eliane Elias (pianoforte, tastiera, voce) è composto da Marc Johnson (basso), Rubens De La Corte (chitarra) eMauricio Zottarelli (batteria).
Nel pomeriggio di venerdì 21 agosto gli appassionati di jazz avranno, inoltre, potranno incontrare e ascoltare il batterista statunitense Jack DeJohnette. La Cooperativa CMC, in collaborazione con l'Ufficio Cultura e Turismo del Comune di Ospedaletti organizza, infatti, un Masterclass con DeJohnette, alle ore 17.30, a La Piccola (ex Scalo merci, via Cavalieri di Malta) a Ospedaletti (IM). Coordinatore: Marco Tonin. Il corso è aperto a tutti. Costo di iscrizione: 30 Euro. Per informazioni e prenotazioni: CMC tel. 0184 544633.

Unojazz prosegue, quindi, sabato 22 agosto, con il quartetto d'assi composto dalle stelle Jack DeJohnette alla batteria, in una delle sue rare esibizioni italiane (celebre in tutto il mondo come batterista dell’acclamatissimo Standard Trio con il pianista Keith Jarrett e il contrabbassista Gary Peacock), Antonio Faraò al pianoforte (elogiato da Herbie Hancock, è unanimamente riconosciuto sulla scena jazz internazionale), Eddie Gomez al contrabbasso (leggendario, membro del trio di Bill Evans, Chick Corea, Mickael Brecker e gli Steps Ahead) e Chris Potter al sassofono (uno dei più apprezzati sassofonisti e compositori dei nostri tempi, come leader o come partner abituale di Dave Holland, Dave Douglas, Joe Lovano, John Scofield e Pat Metheny).
Il Quartetto proporrà un repertorio di brani originali alternati ad alcuni classici.

Mario Piacentini Group, arricchito dalla presenza di Gianluigi Trovesi al clarinetto, aprirà la serata conclusiva di domenica 23 agosto; degno finale sarà, a seguire, quello con il più grande chitarrista manouche del mondo: Bireli Lagrene.

Inoltre nelle giornate di venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 agosto, tra le 18.30 e le 20.30, per le vie di Sanremo la parata della Equipage Ambassadors Dixie & Street Parade, formazione itinerante di un repertorio dixieland e della tradizione swing, diretta da Leo Lagorio, colorerà la città delle atmosfere del festival, in una sorta di aperitivo musicale che accompagni metaforicamente turisti e residenti fino all'inizio dei concerti di Pian di Nave.

L'area di Pian di Nave a Sanremo, recentemente ristrutturata, si presenta come una vera cittadella del jazz. È stato montato un palco coperto da 10 metri x 10, verranno predisposti un impianto audio-luci di notevole impatto e una vasta area backstage. Il tutto a un passo dal mare e con il Forte di Santa Tecla che fa da quintanaturale ai concerti.
Le serate del festival sono presentate dal giornalista Roberto Basso.

mercoledì 19 agosto 2015

PIER PAOLO CERVONE: L'ITALIA IN GUERRA - PALAZZO TAGLIAFERRO, ANDORA 20/8/2015




Sguardi laterali
PIER PAOLO CERVONE
L'ITALIA IN GUERRA
Da Sarajevo al Patto di Londra
presentazione del volume edito da Mursia
Giardini di Palazzo Tagliaferro
Largo Milano - Andora
giovedì 20 agosto 2015, ore 21,00

Introduce Pier Franco Quaglieni.

Dal 1882 l'Italia entra nella Triplice Alleanza, a fianco di Germania e Austria-Ungheria, stipulata in chiave antifrancese per tutelare i nostri interessi nel Mediterraneo. Vienna e Berlino, però, dopo l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando e della moglie Sofia, ci snobbano, fanno tutto da sole: gli imperi centrali sono i primi a non rispettare le clausole dell'alleanza. Dall'inizio di agosto del 1914 il conflitto esplode. L'Italia dichiara la propria neutralità e sta a guardare. Ma lentamente il governo Salandra si avvicina alle potenze dell'Intesa (Gran Bretagna, Francia e Russia) che assecondano tutte le nostre richieste pur di averci dalla loro parte. E quando arriva la decisione, l'Italia si spacca: interventisti contro neutralisti. La maggioranza silenziosa è sopraffatta da una minoranza rumorosa. Casa Savoia vuole la guerra e guerra sarà. La chiameranno Grande, perché interesserà tutto il mondo. L'autore racconta l'anno fatale attraverso le vicende politiche interne ed estere, le battaglie tra interventisti e neutralisti, il lavoro delle diplomazie, i dubbi e i tentennamenti di Casa Savoia e infine la decisione di entrare nel conflitto.

martedì 18 agosto 2015

BRUNO VOLPEZ: CATTIVI MAESTRI - CIRCOLO DEGLI ARTISTI, ALBISSOLA MARINA




BRUNO VOLPEZ
CATTIVI MAESTRI
Circolo degli Artisti
Pozzo Garitta - Albissola Marina
14-30 agosto 2015
La mostra "Cattivi maestri" di Bruno Volpez, inaugurato lo scorso sabato, sarà visitabile fino al 30 agosto prossimo, da martedì a domenica dalle 18 alle 22.

Ogni opera di Volpez, parla un linguaggio differente, portato a differenti esiti formali, che altro non rappresentano se non la necessità creativa, variabile in base al progredire delle esperienze.
I viaggi dell'artista partono dalla notte dei tempi, narrano degli antenati, della nostra evoluzione di animali corrotti dal ragionamento, dei mali di cui il contemporaneo è affetto, per citarne alcuni, come i bambini soldato o le bugie dell'informazione, che si palesano quotidianamente nel nostro vivere veloce: informazioni astratte e lontane, pensieri bidimensione la cui unica passione è il sensazionalismo, vengono assimilate come fossero finzione.
E' sufficiente, per stare tranquilli, che il fatto ignominioso, avvenga dietro l'angolo, lontano dal luogo in cui noi ne possiamo annusare il sangue o sentire il lamento.
Bruno Volpez pone il proprio sguardo al nostro servizio, utilizza i colori come fossero voce e carne, si addentra coraggiosamente negli angoli bui in modo che - chi lo desidera - lo possa seguire: è solo osservando sia la maschera sia il volto che è possibile carpire la verità, perché ogni cosa è il risultato della combinazione di essenza ed apparenza.
- Viviana Siviero 

lunedì 17 agosto 2015

MOTI ARMONICI 2015




MOTI ARMONICI 2015

Tempo d'estate, tempo di Moti Armonici. Continuano gli appuntamenti con il Festival Nazionale di Musica e Danza di Finale Ligure. Martedì 18 agosto (ore 21.30; ingresso gratuito) i Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo, risuonano di musica jazz: la grande musica jazz.
Protagonista Riccardo Zegna e Original Standard Octet per un omaggio a Duke Ellington, Billy Strayhorn e Thelonius Monk.
«Cos'è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai»: diceva Louis Armstrong, un altro gigante della musica. Perché il jazz è uno stato d'animo, un modo di essere, un'emozione da vivere e da ascoltare.
Come da vivere è anche il territorio nel nostro paese. Per questo l'evento ospitato dal Festival Moti Armonici è la prima tappa del progetto 5 Concerti per la terra, che si snoda sugli antichi tracciati tra Langhe e mare. Un progetto che è stato curato, con grande disponibilità e attenzione al tema, da Riccardo Zegna. Classe 1946, nato vicino a Torino in una famiglia di musicisti, Zegna ha cominciato fin dalla giovane età a girare il nord Italia suonando nella Big Band del padre. Primi passi di una carriera dedicata al jazz che lo ha portato a diverse collaborazioni, quelle con Buddy Tate, Eddie Lockjaw Davis e George Coleman per esempio,a partecipare a importanti festival del settore come Umbria Jazz Festival, senza contare l'attività discografica.
Con 5 Concerti per la terra si vuol far musica per sostenere queste territori che dalle Langhe guardano al mare e anche chi, con orgoglio, fa un’agricoltura nuova, rispettosa e di qualità. Coloro che hanno scelto di vivere o di restare in questi luoghi forgiati dalle attività incessanti dell’uomo, possono goderne i panorami, seguire la vitalità della natura, cogliere attraverso i sensi il respiro profondo, musicale e sensoriale di questo mondo al quale viene voglia di rispondere, in atto di amicizia, con altrettanta musicalità di voci e strumenti che i complessi musicali porteranno in giro.
Le prossime date di 5 Concerti per la terra toccheranno anche Murialdo (Sv), domenica 30 agosto, per un viaggio dagli albori del jazz a New Orleans con la Marching Band (ore 11.30, Cappella di San Giovanni della Langa).
Tre le date in Piemonte. Venerdì 28 agosto a Sale San Giovanni (Cn) concerto de Les Manouches Bohémiens, ovvero il jazz degli zingari gitani (ore 18; Cappella di Santa Anastasia). Sabato 29 agosto tappa Castelnuovo di Ceva (Cn) con il Trio Vocale Sublimes & Soul Band per il tributo ad alcune delle più belle voci femminili del panorama musicale come Aretha Franklin e Whitney Houston (ore 21, piazza della Vittoria). Si chiude sabato 5 settembre ad Alba (Cn), a conclusione del Mercato della Terra con un omaggio a Louis Armstrong dello Swing Stars Sextet (ore 18, piazza San Giovanni).

domenica 16 agosto 2015

MAURO GHIGLIONE | CHANTAL MICHEL: L'IMMAGINE È SERVITA - PALAZZO TASGLIAFERRO, ANDORA




MAURO GHIGLIONE | CHANTAL MICHEL
L'IMMAGINE È SERVITA
Delizie e veleni di un immaginario di massa
a cura di Viana Conti
Palazzo Tagliaferro
Largo Milano - Andora
13/98/2015 - 18/10/2015

Se il pubblico crede di vedere Chantal Michel nelle immagini esposte in mostra si sbaglia, perché quella che si veste e traveste, muta la sua identità di genere, si spoglia segretamente per riapparire sdoppiata, moltiplicata per quattro, cinque volte, come in un gioco di specchi, è giusto la sua sparizione nella trappola strutturale e concettuale dell’opera d’arte. Quella che voi vedete negli scenari dei miei set fotografici – afferma infatti l’artista - non sono io, ma quello strumento duttile e disponibile che è il corpo di cui mi servo: il mio, ma senza intenzioni di auto-identificazione. Nei miei lavori presento, in realtà, la messa in opera delle mie trappole.
Si tratta infatti di dispositivi e di atteggiamenti tattici atti a sedurre, catturare, svelare, turbare, l’intrusione dello sguardo altrui. Le sue immagini fotografiche non sono lontane, mentalmente, dalle provocazioni, tra Dada e Nouveau Réalisme, dei Tableaux-pièges di Daniel Spoerri. Ciò che Chantal Michel presenta di sé è la sua reiterata sparizione, la sua identità negata, la trasmutazione continua di sé come soggetto assente dalla rappresentazione, presente, al di là del quadro, come soggetto in fuga, a livello cosciente o inconscio, reale o subliminale. Prendendo le distanze dal suo quotidiano, per calarsi in mondi altri, l’artista svizzera innesca botole mentali e visionarie in cui rischia di cadere lei stessa. Le sue sortite identitarie sono una sorta di prese di distanza dal proprio nido – afferma - per un’avventura esterna in universi ricostruiti, illusori, in cui inquietudine e rassicurazione convivono. La figura della casa, come capanna contadina o castello nobiliare, viene indagata nei suoi spazi interni, segreti, nei suoi arredi, ma anche nei suoi rituali di accoglienza, servizio, ospitalità: ecco il ripiano della tavola imbandita, il pane, i biscotti, il condimento, la grossa rapa, i servizi di porcellana, la teiera d’argento, le bottiglie di liquore. Può spesso accadere che la presenza degli invitati o degli avventori, a tavola, sia esclusa, non quella del personale di servizio, che sciama da una sala all’altra, in inappuntabile uniforme da cameriere o cameriera, con tanto di crestina e grembiule candidi e inamidati. Un primo piano del soggetto, la sua immobilità nello spazio, una scala, un angolo della stanza, una cassapanca, un tendaggio, una porta socchiusa, non cessano di rinviare alla Poetica dello Spazio di Gaston Bachelard, alla sua interpretazione emozionale e fenomenologica della dimora. Chantal Michel proietta nelle sue opere fotografiche le sue rêveries, sorprendendo se stessa non meno dello spettatore, ora rispondendo ad una richiesta, ora lasciandosi condurre dal caso. Quando la invitano a far rivivere l’atmosfera di un castello è la prima a scoprire che, nella ricreazione di un mondo estraneo, ci si può perdere o ritrovare, si può entrare in risonanza, insospettabilmente, con realtà e soggetti sconosciuti, si può acquisire una nuova modalità dello sguardo.

La mostra ideata da Mauro Ghiglione per le sale del piano nobile di Palazzo Tagliaferro, Andora, è paradigmatica, esponendo tre tipologie di opera rappresentative della sua riflessione sull’immagine in via di sparizione (Memory e Principe Azzurro, due dittici su formelle di sale rosa dell’Himalya), sulla crescita di una produzione tanto incontrollata quanto sconsiderata (Sette pasti per sette giorni, installazione di sette crogioli di grafite nera ricolmi di riso bianco), sull’aspetto subliminale del piacere erotico convogliato verso il cibo, che assume la Torta Nuziale, con grande fallo al culmine, come rappresentazione simbolica dell’amore contrattuale del matrimonio, prefigurandone anche, fatalmente, l’esito (Fine dell’Assedio, installazione a parete di una lente di ingrandimento focalizzata sulla foto, di fine ottocento, di un disegno pornografico, ancora ottocentesco; dal braccino di sostegno, di metallo azzurro, pende, significativamente, un fragile cuoricino in vetro rosso). La stampa su lastre di sale rosa himalyano, molto seducente e coinvolgente anche a livello estetico, trova la sua motivazione, paradossale, nel fatto che il supporto corroderà, entro un certo limite di tempo, l’immagine, ma – afferma l’artista - non sarà come se non fosse mai esistita. A parte la formella con la descrizione dell’opera stampata su metallo, che ne proverà l’esistenza, ne resterà anche memoria nell’acqua assorbita dalle lastre di sale, durante l’esposizione all’aria, accogliendo l’ipotesi della memoria dell’acqua come scientificamente possibile . Come i pesci nell’acqua – scrive Mauro Ghiglione - noi saremmo immersi in un habitat di immagini che conserverebbero un ricordo di noi nei tempi a venire. Non è lo storico dell’arte francese Jean Clair, d’altronde, a legittimare questa possibilità quando, nel saggio L’ultima macchina, pubblicato nel volume curato da Harald Szeemann Le macchine celibi, Electa edizioni, 1989, Milano, scrive: Gli uomini, un giorno, scompariranno, ma resteranno le loro immagini demoltiplicate, che si ricorderanno di loro. E piangeranno senza più sapere perché. L’installazione, a dimensione variabile, Sette pasti per sette giorni, delinea un’ampia, dolce, curva (la retta in natura non esiste, in quanto astrazione fisica), disegnata dalla posizione, a terra, dei sette crogioli di grafite nera, ricolmi di riso bianco - il cibo più consumato sul pianeta terra - i beccucci dei crogioli sono rigorosamente rivolti all’interno della curva che definiscono, in assetto di erogazione oculata del contenuto trasformato dall’alta temperatura interna; incompatibili sarebbero altre presenze verticali nello spazio. Si percepisce, davanti all’opera, come la scelta del fattore estetico diventi perno del pensiero e del concetto che l’autore vuole trasmettere: in questo caso il richiamo ad una responsabilità da condividere, rispetto alla gravità del problema. L’obiettivo della crescita illimitata ha il suo motore - infatti - nell’ottica del profitto, con esiti disastrosi per il pianeta e l’umanità. Non solo la società è ridotta a mero strumento e mezzo della meccanica produttiva, ma l’uomo stesso tende a diventare lo scarto di un sistema che punta a renderlo inutile e a farne a meno, scrive Serge Latouche nel suo Breve trattato sulla decrescita serena, Bollati Boringhieri editore, 2008, citando, a sua volta, François Flahaut da Le Paradoxe de Robinson. Capitalisme et societé, Mille et une nuit, Paris, 2005, quando dichiara che L’idea che la crescita economica costituisca un fine, in sé implica che la società sia un mezzo.

Immagine: Chantal Michel

sabato 15 agosto 2015

DANIELA LAURIA: I PREMI SANREMO D'ARTE E LETTERATURA (1935-1940) - GIORGIO POZZI EDITORE 2015




DANIELA LAURIA
I PREMI SANREMO D'ARTE E LETTERATURA (1935-1940)
Giorgio Pozzi editore (luglio 2015)
collana: Gallica-Italica

I Premi Sanremo, istituiti nella cittadina ligure dal 1935 al 1940, ben rappresentano il clima culturale dell’epoca.
All’iniziativa presero parte personaggi quali Achille Starace e Giuseppe Bottai, ma anche Massimo Bontempelli, Antonio Maraini, Filippo Tommaso Marinetti e molti altri.
I Premi Sanremo si imposero come un’occasione in cui convergevano mondanità, cultura e soprattutto arte. In soli cinque anni parteciparono alle diverse sezioni del concorso poco meno di tremila opere, provenienti dall’Italia e da quasi tutti i paesi europei, persino dal Giappone.
La ricostruzione delle vicende legate al premio offre un inedito spaccato della cultura italiana degli anni Trenta, approfondendo quel “sistema dei premi” che ricoprì un ruolo fondamentale anche a livello internazionale, in quanto momento di incontro tra le diverse tendenze del tempo.

Daniela Lauria, storico dell’arte contemporanea, attualmente è dottoranda presso l’Université Nice Sophia Antipolis. Docente nella scuola pubblica italiana, ha al suo attivo numerosi contributi scientifici e curatele di esposizioni d’arte.

venerdì 14 agosto 2015

ESPOSIZIONE DEL CARTELAME MARIANO - PARROCCHIALE DI SAN MATTEO, LAIGUEGLIA 15/8/2015




ESPOSIZIONE DEL CARTELAME MARIANO
Parrocchiale di San Matteo - Ligueglia
sabato 15 agosto 2015

Sabato 15 agosto la parrocchia laiguegliese di san Matteo celebrerà la solennità dell’Assunta con una liturgia animata dalla musica di Vincenzo di Betta all’organo e Marco Tampieri alla tromba. In occasione della ricorrenza, sarà inoltre esposto nella parrocchiale il prezioso cartelame mariano, protagonista con le altre figure del Gran Teatro dei Cartelami del restauro e dell’esposizione prima a Genova, a Palazzo Ducale, e poi nell’originale collocazione di san Matteo, nel 2014.
Il Maestro di Betta tornerà inoltre a Laigueglia, ospite per il progetto di registrazione di un CD che avrà per protagonista l’organo dell’oratorio di santa Maria Maddalena, recentemente restaurato.


GALA DI DANZA IN ONORE DI RUDOLF NUREYEV - TEATRO ARISTON, SANREMO 15/8/2015




GRAZIE RUDY
Galà di Danza in onore di Rudolf Nureyev
Teatro Ariston
via Matteotti 107 - Sanremo
sabato 15 agosto 2015, ore 21,30

Rudolf Nureyev, fra i più grandi ballerini di tutti i tempi, ha segnato un'epoca dal punto di vista interpretativo e creativo nella storia della danza del ‘900.
Eccelso danzatore, le cui doti espressive e virtuosistiche hanno esaltato talento ed irrequieta genialità, si univano ad un’incredibile carisma ed una presenza scenica unica ed ammaliante.
Le sue coreografie, hanno saputo infondere nuova linfa ai classici del repertorio.

Il 15 agosto 2015 al Teatro Ariston di Sanremo uno spettacolo di danza di altissimo livello con i più bravi ballerini classici del Bolshoi, dell'Opera di Kiev, dell'Opera de Sofia e del Teatro Mariinskij si esibiranno nei più famosi passi a due: Il lago dei cigni, La bella addormentata, Giselle, Don Chisciotte e altri Pas des deux del repertorio classico.

giovedì 13 agosto 2015

MARGHERITA OGGERO: LA RAGAZZA DI FRONTE - PIAZZALE BURAGGI, FINALMARINA 14/8/2015




Un libro per l'estate 2015
MARGHERITA OGGERO
LA RAGAZZA DI FRONTE
presentazione del volume, edito da Mondadori
piazzale Buraggi - Finalmarina
venerdì 14 agosto 2015, ore 21,15

Quando era bambino, arrivato a Torino dal Sud, Michele era rimasto incantato dalla bambina che leggeva, seduta sul terrazzino di fronte.
Quando era bambina, tormentata dai fratelli gemelli scatenati, Marta si rifugiava sul balcone per sognare le vite degli altri.
Come una folata di vento che scompigli la quiete del grande cortile che li separa, ora la vita ha rimescolato le carte. Marta è una donna adulta, indipendente e sola, con un solo motto – bastare a se stessi, come i gatti – e un solo piacere segreto: spiare da dietro le tende, al buio, la finestra di fronte. È andata lontano, ha viaggiato e da poco è tornata a casa, in un condominio simile a quello dell'infanzia. Anche Michele si è spinto dove nessuno avrebbe pensato, e ogni giorno per mestiere vede gente che fugge e che torna: guida i Frecciarossa attraverso l'Italia, e in poche ore solca la penisola per poi rientrare nel suo nuovo appartamento e affacciarsi ancora una volta su un cortile.
Fino a quando succede una cosa imprevista, anzi più d'una: di quelle che accelerano il corso dell'esistenza, che costringono a uscire dal guscio protettivo che ci costruiamo, a guardarsi negli occhi.
A quanti di noi è capitato di abitare in un grande caseggiato, di quelli con un ampio cortile di giorno popolato di voci e la sera di luci che rivelano le vite degli altri? Margherita Oggero intesse con sapienza l'invisibile rete di sguardi e traiettorie, di significati e desideri nati tra quelle finestre e destinati a unire, separare, far danzare i suoi personaggi tra le quinte reali eppure poetiche della sua Torino.
Queste pagine sono percorse da una sorta di "leggerezza dolente", da un'ironia che non è mai disgiunta dall'umanissima partecipazione alle sorti di persone autenticamente impegnate a trovare un senso ai propri giorni.
La ragazza di fronte è uno splendido spaccato della storia sociale di una grande città italiana negli ultimi cinquant'anni e insieme una storia d'amore bellissima, veloce, sorprendente.

mercoledì 12 agosto 2015

ARMONIE SACRE PERCORRENDO LE TERRE DI LIGURIA: WLADIMIR MATESIC - PARROCCHIALE DI N.S. ASSUNTA, VILLA VIANI 13/8/2015




Armonie Sacre percorrendo le Terre di Liguria
Festival organistico internazionale
XVII edizione
WLADIMIR MATESIC
Chiesa Parrocchiale di N.S. Assunta - Villa Viani, Pontedassio
giovedì 13 agosto 2015, ore 21,15

Dopo il grande successo dello scorso anno ritorna a Pontedassio il Festival Organistico Internazionale Armonie Sacre percorrendo le Terre di Liguria, giunto alla diciassettesima edizione.
Giovedì 13 agosto, presso la Chiesa Parrocchiale di N.S. Assunta di Villa Viani, è in programma l’attesa esibizione del concertista Wladimir Matesic, docente presso il Conservatorio G. Tartini di Trieste e organista della Cattedrale di Bologna.
Il programma, incentrato su composizioni che abbracciano tre secoli di storia della musica, non mancherà di mettere in evidenza le caratteristiche timbriche dell’organo Nicomede Agati e Fratelli (1878).
Il concerto si avvale del sostegno della Compagnia di San Paolo, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pontedassio e della Pro Loco di Villa Viani.

Immagine: organo della Chiesa Parrocchiale di Villa Viani - Pontedassio (IM), costruito da Nicomede Agati di Pistoia nel 1878, n° d'opus 571
  

lunedì 10 agosto 2015

OMAGGIO A RAINER KRIESTER - ONZO




OMAGGIO A RAINER KRIESTER
A 80 anni dalla nascita
Onzo, 9 agosto/ settembre 2015
Sala Polivalente : 15 gouaches inedite e un grande Bronzo
Nelle vie del paese quattro grandi Bronzi. Sabato ore 18/20, domenica ore 10/12.30, e su appuntamento chiamando +39 334 8559850

Organizzazione: Fondazione Kriester e Centro Studi Museum RAINER KRIESTER Patrocinio : comune di Onzo
Curatori Jean Marc Beyer e Giuliano Arnaldi

Nell'ambito del Progetto Valle Arroscia Parco della Memoria, Christiane Dass, vedova del Maestro, ha voluto ricordare l'ottantesimo anniversario della nascita di Rainer esponendo una serie di gouaches inedite estremamente significative per comprendere la profondità lungimirante del lavoro del grande Artista tedesco che fece della Valle Arroscia la sua seconda casa. È così possibile constatare come pittura e disegno fossero espressioni ben conosciute da Kriester - che nella scultura trovo la sua dimensione ideale- e la sua capacità di usare indifferentemente forma, colore, segno e materia come elementi alfabetici di un linguaggio metaforico misterioso ma sorprendentemente evocativo nella sua vita evidenza archetipica.

GIUSEPPE AMADIO - MUDA, ALBISSOLA MARINA




GIUSEPPE AMADIO
a cura di Beppe Lupo
MUDA
Via dell'Oratorio - Albissola Marina
6/8/2015 - 5/9/2015

Giuseppe Amadio nasce a Todi nel 1944. Dopo aver frequentato scuole tecnico-artistiche, si iscrive a corsi liberi di design e grafica pubblicitaria, occupandosi di cartellonistica su scala industriale. Alterna l'attività di pittore a quella di designer nel settore dell'arredo di interni.
Per oltre un ventennio ha collaborato assiduamente come tecnico di studio con l'Artista Piero Dorazio, recentemente scomparso.
Da lavori caratterizzati da una poetica materico-gestuale, si è spostato negli ultimi anni, ad un linguaggio di matrice concettuale attraverso la produzione di tele estroflesse monocrome.
Vive e lavora a Todi.
L’estroflessione è una particolare tecnica, frutto di una ricerca materico-concettuale, a metà strada tra pittura e scultura: dilatando la tela spazialmente verso l’esterno, l’artista ottiene effetti chiaroscurali ed un illusorio movimento, nonché il superamento della tradizionale bidimensionalità.
I materiali utilizzati da Giuseppe Amadio sono legni particolari, “essenze di legno” appositamente e tecnicamente curvati, spessori e lamine di acciaio inossidabile e, per la tela, speciali vernici al caucciù che la rendono elastica.
Con il suo personale alfabeto, pur rientrando in quell’area che muovendosi da Lucio Fontana porta ad autori come Enrico Castellani, Agostino Bonalumi e Turi Simeti, Amadio crea un lessico visivo attraverso cui movimenta punti, linee, curve, angoli, quadrati, cerchi.
Il risultato è una geometria simbolica e rigeneratrice, vera geometria dell’universo, mossa da un ritmo elementare che rende la sua produzione la prova cartografica di un vivere infinito.

Dal 6 Agosto al 5 Settembre 2015 si terrà negli spazi del MUDA la mostra Giuseppe Amadio promossa dal Comune di Albissola Marina, Assessorato alla cultura, a cura di Beppe Lupo- coordinamento organizzativo Off Gallery in collaborazione con il Circolo Culturale Eleutheros. Un progetto La Spirale D'Idee Milano
In esposizione tele estroflesse monocromatiche che ripercorrono la carriera dell’artista e ceramiche realizzate per l'occasione.

domenica 9 agosto 2015

NARRANDO REALDO: ALLA SCOPERTA DELLA CULTURA BRIGASCA - REALDO, 7-9/8/2015




NARRANDO REALDO
Alla scoperta della cultura brigasca
7-9 agosto 2015

A Realdo, piccolo borgo a pochi chilometri da Triora, da venerdì 7 a domenica 9 agosto, cori, trekking, libri e racconti per parlare di cultura brigasca. È la prima edizione di Narrando Realdo, l'evento che racconta la civiltà brigasca, e vuole innescare la sua trasmissione e la sua conservazione.
I brigaschi sono un popolo diffuso, che la storia ha sparso tra Italia e Francia, tra Piemonte, Liguria e Provenza, ma con una sua specificità culturale, un’identità da riscoprire. Se volete incontrarli, ascoltare la loro lingua, assaggiare la loro cucina e sentirli raccontare le loro storie, dovete andare a Realdo, vicino Triora, d'estate, quando il paese rivive. Ogni estate, infatti, da Briga, da Nizza, da Imperia come da Bordighera o da Torino, molti brigaschi realdesi tornano nei luoghi dove sono cresciuti, rinsaldano il legame con la loro terra.
Popolo a forte vocazione pastorale, la tradizione dei brigaschi è prevalentemente orale. Sono sempre stati presenti quindi i racconti, tramandati di padre in figlio, narrazioni che risalgono alla Seconda Guerra Mondiale (il territorio è stato protagonista della lotta di Resistenza e mutilato dai nuovi confini del 1947), alla Prima Guerra Mondiale e anche oltre, fino al periodo Napoleonico.
Tutto è tramandato oralmente dagli anziani durante le veglie, i momenti serali di incontro tipici delle civiltà pastorali. Ma oggi, con l'estinzione della cultura pastorale, questi racconti rischiano di perdersi e venire dimenticati per sempre. La rassegna vuole ricreare le condizioni e l’atmosfera delle veglie, perché le narrazioni continuino a trasmettersi, di padre in figlio.
Organizzato da A vaštéra - Üniun de tradisiun brigašche, Narrando Realdo attraverso trekking, concerti corali, presentazioni di libri, conferenze e soprattutto dal racconto degli anziani del paese, racconterà i brigaschi, cercherà di far emergere la loro identità, forte un tempo ma resistentissima anche oggi, dopo che la storia, l’economia e le attività umane hanno portato questo popolo a frammentarsi e dividersi tra Italia e Francia.
Si comincia con il trekking, in cui Laura Guglielmi e Giacomo Revelli racconteranno della loro terra, il ponente ligure, attraverso le parole degli scrittori che li hanno influenzati. Poi concerti corali, incontri come quello con gli scrittori Giacomo Revelli e Marino Magliani e racconti, quelli degli anziani del paese, alla ricerca o alla riscoperta di un'identità collettiva.

Di seguito il programma completo

Venerdì 7 agosto
ore 10
Trekking nell'ubago
Trekking letterario a cura di Laura Guglielmi e Giacomo Revelli col supporto di una guida della Compagnia delle Guide Ambientali Escursionistiche (My)
Un percorso sui confini. Camminando, ci fermeremo a leggere, raccontare, appuntare. I colori, gli odori, i gusti. Tutto ciò che ci arriva dall’ubago. Al termine, per i partecipanti Merenda Sinoira al Rifugio di Realdo
ore 18:00
Voci brigasche si incontrano: Concerto corale
Il coro dei Cantaùu di Realdo incontra I Cantori di La Brigue

Sabato 8 agosto
ore 10
Partenza dalla piazza della fontana
Due passi ne Ër Carùgë Sutàn, con Nino Lanteri
È la strada che corre sulla roccia tutta recintata da orti, dove è stato aperto un punto panoramico che consente di ammirare dall’alto lo strapiombo sul quale si erge il paese, con Nino Lanteri
ore 11
Ër Carùgë
Chi siamo. Francesi, italiani, brigaschi. Il rattachement e altre storie.
ore 17.30: piazza della Fontana
Il lato narrativo del tempo
Racconti delle montagne. Il lato narrativo del tempo, sottratto alla fretta, ai media, regalato alla forza poetica della narrazione per recuperare luoghi, eventi e persone altrimenti ineluttabilmente perduti.
ore 18.30 Piazza della Fontana
Presentazione di Nel tempo dei lupi, Giacomo Revelli
Intervengono Laura Guglielmi, Nino Lanteri.
ore 20
Borniga, Festa della Madonna della Neve
Eduardo racconta.

Domenica 9 agosto
ore 12 Piazza della Fontana
Luigi: storie della Resistenza
ore 16: Museo Ca’ de’ Brigaschi
La frontiera: lo scrittore Marino Magliani legge i suoi brani sull'entroterra e la frontiera.



Realdo


sabato 8 agosto 2015

GIACOMO LUSSO: SEGNI NEL GIARDINO DI PIETRA - ORATORIO DE' DISCIPLINANTI, FINALBORGO




GIACOMO LUSSO
SEGNI NEL GIARDINO DI PIETRA
a cura di Luca Bochicchio
Oratorio de' Disciplinanti
Complesso monumentale di Sanra Caterina - Finalborgo
8/8/2015 - 30/8/2015

In collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Finale Ligure, il giorno 8 agosto 2015 ore 18, si inaugurerà la mostra dell’artista Giacomo Lusso dal titolo “ Segni nel Giardino di Pietra”. Nei prestigiosi spazi dell’Oratorio de Disciplinanti in Finalborgo saranno esposte opere, dipinti e ceramiche, realizzate dal 2002 al 2015 dal maestro albisolese. La presentazione critica sarà a cura di Luca Bochicchio. Nell’occasione sarà presentato un nuovo catalogo, curato da Vanilla edizioni d’arte, su Giacomo Lusso con contributi critici di Luca Bochicchio e Riccardo Zelatore. La mostra ha il patrocinio del Comune di Albissola Marina, della Fondazione Culturale Centofiori di Savona e del Circolo degli Artisti di Albisola.
I misteriosi e narranti Segni di Giacomo Lusso nel Giardino di Pietra, borgo medioevale di Finale vero gioiello ligure di architetture e paesaggio, racconteranno nuove storie e viaggi mnemonici. Giacomo Lusso è un artista (e un personaggio) riconosciuto e stimato ad Albissola Marina. Egli vive il paese dei ceramisti da più di cinquant’anni e il suo carattere propositivo e dinamico può giocare in favore di un’età anagrafica e di una storia personale che, è il caso di dirlo, lo collocano al limite di quella tanto citata quanto incerta “generazione di mezzo”: definizione che va sempre un po’ stretta agli artisti, i quali se la sentono spesso cucire addosso da chi parla di loro (solitamente i critici d’arte). Una definizione meno scontata che viene alla mente conoscendo meglio l’artista è quella, piuttosto primitiva, di “ligure di montagna”. Non so quanti lo abbiano percepito, ma il fatto che Lusso sia nato a Bolzano, letteralmente sul limitare delle foreste delle Alpi, sembra essergli rimasto radicato nei gesti, nei comportamenti, nei luoghi della riviera che egli percorre nel suo instancabile interesse per la traccia archeologica, per il reperto di antiche tradizioni tecnologiche legate soprattutto al manufatto ceramico. Dopo un passaggio lombardo, Lusso è approdato ad Albissola giovanissimo, e non l’ha più lasciata. Egli vive accanto al mare ma ben radicato nella terra, da dove la sua ricerca pittorica può seguire con agio gli stimoli derivanti dalle culture mediterranee e orientali, così come quelli portati dalla storia dell’arte: uno studio che egli non abbandona mai e che si riflette, inevitabilmente e consapevolmente, nella composizione pittorica.
Da qui si può cominciare a capire meglio il significato dei Segni nel giardino di pietra: una mostra che dice molto del suo autore, sposandosi al contempo con la “natura” storica di Finalborgo.( Luca Bochicchio)

Giacomo Lusso nasce a Malles Venosta (BZ) nel 1953 e vive ed opera ad Albisola, Savona.
La sua prima mostra personale risale al 1972. Artista e sperimentatore, attraverso la ricerca in campo artistico, utilizza come mezzo espressivo sia le diverse tecniche ceramiche che la pittura e l’ideazione di azioni concettuali.
Nel 2007 partecipa, selezionato alla VIII Biennale Internazionale Ceramica di Manises, Spagna con opera in permanenza presso il Museo Internazionale della Ceramica.
Il Circolo degli Artisti di Albisola gli dedica un omaggio con mostra presso la Sala Liguria di Palazzo Ducale.
Nel 2010, nell’ambito della 50° edizione della rassegna della ceramica di Castellamonte (To), gli viene dedicata una personale, “Racconti alchemici” presso il Museo D’Andrade di Pavone Canavese (To).
Illustra con ceramiche, per le edizioni numerate e firmate della Diane Francaise di Nizza (F), il libro di poesie “Air et Feu” di Raphael Monticelli, ora depositato presso la Bibliothèque Nucera di Nizza e alla Bibliothèque Nationale de France.
Nel 2011 è invitato ad esporre alla 54a Biennale di Venezia Padiglione Italia, Torino Esposizioni.
Nel giugno 2012 il Comune di Montelupo Fiorentino lo ha invitato G. Lusso ad esporre in uno spazio personale, in occasione della 20° Festa Internazionale della Ceramica, sue opere ceramiche.
Tra le mostre recenti “Il richiamo delle Terre” a Cairo, al Casinò di Sanremo Spazio Mostre e “La Terra del Mare” alla Galleria Sartori di Mantova.
Installazioni permanenti a Vico Pancellorum Lucca e Celle Ligure e Savona.
  

giovedì 6 agosto 2015

U-BOOT 1277 - ANTICHE SCUDERIE DEI MARCHESI DEL CARRETTO, BALESTRINO 7/8/2015




Stars a Balestrino
Rassegna di teatro contemporaneo diretta da Shel Shapiro
U-BOOT 1277
Balestrino: Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto
venerdì 8 agosto 2015, ore 21.15

Prima nazionale. Interpretato da Rui Spranger, Roberta Fornier, Valeria Benigni, Paolo Sicco, Simone Bottasso e Andrea Castellini, idea e regia di Renzo Sicco, musiche composte e registrate da Vicio (Subsonica), una coproduzione Assemblea Teatro e Teatro Pé de Vento, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona.

Sulla costa portoghese a Cabo du Mundo, ad un centinaio di metri dalla riva e a circa 30 metri di profondità, adagiato sul fondale dell’Oceano Atlantico, è inabissato uno degli ultimi U-Boat tedeschi, l’U 1277, la cui resa si è compiuta il 3 giugno 1945,


mercoledì 5 agosto 2015

DIEGO FUSARO: IL FUTURO È NOSTRO - PIAZZA MILITE IGNOTO, NOLI 6/8/2015





Parole ubikate in mare
DIEGO FUSARO
IL FUTURO È NOSTRO
Filosofia dell'azione
presentazione del volume edto da Bompiani
piazza Milite Ignoto - Noli
giovedì 6 agosto 2015, ore 21,15

Introduce Claudio Porchia

Il sistema economico in cui viviamo, a differenza dei regimi del passato, non pretende di essere perfetto: semplicemente nega l'esistenza di alternative. Per la prima volta il potere non manifesta le proprie qualità, ma fa vanto del proprio carattere inevitabile. Il nuovo saggio di Diego Fusaro è un colpo di frusta alla retorica della realtà come situazione immutabile, all'abitudine di prenderne atto anziché costruirne una migliore. Si impone così il principale comandamento del monoteismo del mercato: "non avrai altra società all'infuori di questa!". Il primo compito di una filosofia resistente è quindi ripensare il mondo come storia e come possibilità, creare le condizioni per cui gli uomini si riscoprano appassionati ribelli in cerca di un futuro diverso e migliore. A partire da questo pensiero in rivolta, si può combattere il fanatismo dell'economia: e, di qui, tornare a lottare in vista di una più giusta "città futura", un luogo comune di umanità in cui ciascuno sia ugualmente libero rispetto a tutti gli altri.


PIERO MANZONI ARTISTA - CASA JORN, ALBISSOLA MARINA 4/8/2015





Estate a Casa Jorn
PIERO MANZONI, ARTISTA
2013, durata 52’
Regia: Andrea Bettinetti
Produzione: Good Day Films e Sky Arte HD
Casa Jorn
via D'Annunzio - Albissola Marina
mercoledì 4 agosto 2015, ore 21,00

Introducono il film sull’artista milanese che trascorse le vacanze estive ad Albissola Marina, Rosalia Pasqualino di Marineo, curatrice della Fondazione Piero Manzoni, e Andrea Massari, Direttore Banca e Cultura Onlus (Intesa Sanpaolo). Entrambe le istituzioni hanno collaborato, rispettivamente, alla realizzazione del documentario e come partner di progetto.
L’indagine racconta la personalità e le opere più celebri di Piero Manzoni (1933- 1963) attraverso le interviste ai grandi protagonisti della contemporaneità che ne rivelano alcune curiosità e punti di vista inediti. Tra questi l’artista Damien Hirst, Massimiliano Gioni, curatore della Biennale di Venezia 2013, insieme a filmati d’epoca che restituiscono l’azione dell’artista mentre, ad esempio, segna con la sua impronta digitale le uova destinate alla Consumazione dell’arte e firma le persone in Sculture Viventi. La serie degli Achromes, Linee, Corpi d’Aria e Merda d’artista testimoniano poi le sue riflessioni sui temi del concettuale e sull’astrazione. Sullo sfondo le vie di Brera, i tavolini del Bar Jamaica animati da creativi, studenti dell’Accademia e dallo stesso Manzoni, restituiscono la scena intellettuale di una Milano effervescente appena uscita dalla guerra.
Ingresso gratuito con assaggio di dolci tipici danesi, a offerta libera.
Si ringrazia per la collaborazione AEM Cucina Nordica, sponsor tecnico dell’evento, Fondazione Piero Manzoni, Michele Bongiorno (Good Day Films), Andrea Bettinetti.

lunedì 3 agosto 2015

MONI OVADIA: IL NOSTRO ENZO - ARENA VITTORIA, BORGHETTO SANTO SPIRITO 4/8/2015





MONI OVADIA
IL NOSTRO ENZO
Arena Vittoria
Via Maresciano, 36/r - Borghetto Santo Spirito
martedì 4 agosto 2015, ore 21,00

Accompagnato al piano dal Maestro Alessandro Nidi, l'artista rende omaggio a Enzo Jannacci. 

domenica 2 agosto 2015

LORENZO MURATORE: FANCIULLI DI SABBIA - NEROSUBIANCO 2015




LORENZO MURATORE
FANCIULLI DI SABBIA
Nerosubianco (31 maggio 2015)
Collana: Le golette

Un romanzo che nell’estremo ponente girava tra i pochi da parecchio, pare, l’ha scritto Lorenzo Muratore, ed è uscito per l’editore piemontese Nerosubianco. I luoghi non si menzionano, sono cittadine sul mare, ed è ambientato nel dopoguerra. Romanzo di tormenti, di vite scomparse nelle acque, ma fatto di una lingua che si inarca e implode, si estende, si spezza quando gli archi non reggono, una lingua, insomma, ed è la cosa che più conta. Per il resto, personaggi letterari che escono dalle pagine e vi fanno ritorno, con caratteri ricercati eppure appartenenti a quel filone abbondante di invenzioni tentate da certi narratori talentuosi, e tra questi, intendo tra i personaggi, persino uno scrittore, chiamato Francesco, e poi gioventù e intellettuali. Su tutti il protagonista, e l’io narrante, esterno, che distribuisce il tempo e racconta di giochi estremi lasciando che i personaggi appaiano come per scoprire un eccesso del mondo, un disordine, e bruciare un’epoca, e qua e là persino un ambiente religioso. Questo è ciò che trovai quando mi apparve la fragilità sognante di Gabriele, il protagonista. « … e Gabriele scopriva nel breve silenzio tra una parola e l’altra uno spazio smisuratamente ingrandito dagli abissi interiori o piuttosto vi rimaneva intrappolato».
L’incipit, un brano dalla lingua che mostra tendine rigonfie d’arie dissolute, imbarazzi e scivolosi pericoli, abissi, e di nuovo archi e porpore e barocchi, era uscito sulla gloriosa rivista degli Atti Impuri, a cura di Claudio Panella e dei ragazzi di Sparajurij.
In un mio dossier sulla letteratura del Far West ligure avevo parlato, per quel che posso dire, delle mie Macondo e delle mie Combray, e di quella scheggia di terra, e delle pagine che a volte altri scrittori mi danno in lettura, e tra queste l’opera letteraria di Muratore.
L’editore di Fanciulli di sabbia mi ha chiesto di poter utilizzare un piccolo brano di quel dossier che è ormai archeologia, per raccontare il mio rapporto di affetto con quel mondo a ridosso di montagne, frontiere, la Val Nervia, o appena lontano, Sanremo, fin su a Corte e Realdo, e poi di nuovo giù alle spiagge di scogli, come a chiudere un cerchio di luoghi e romanzi.
Qui ho l’occasione per aggiungere, e credo sia stato anche per Claudio (come per chi ha letto), che è stata la lingua, anche se talvolta nella sua forzatura, a catturare. Il resto, s’è detto: c’è un io narrante esterno che sa tutto, e ci parla di un Gabriele ragazzino che vaga, smarrito, alla scoperta o al rifiuto dei sensi, anzi neanche alla scoperta, ma è come se fosse il mondo intero che lo circonda ad attirare Gabriele nei suoi meandri più oscuri, e in tutto questo tempo che passa, qua e là, in alcune occasioni, egli se ne va un po’ ammirato e a tratti anche irritato da questo scrittore che appare, spiega le cose vissute, e viene definito Grande, ma grande in proiezione, perché non ha ancora scritto nulla, e al quale futuro scrittore, un giorno (come se l’io narrante esterno provasse a forzare le catene della narrazione e a balzare nel futuro per farci sapere che più che una fauna c’è un mondo in luogo nascosto non si sa dove, in un altro secolo), cinquant’anni dopo circa, verrà dedicata una via della città.
Romanzo di rotoli, di anse rocciose e spiagge e orizzonti languidi (ma senza dipingerceli perché la lingua franerebbe nella realtà), di estati sonnolente e pomeriggi e brusii come per Il Peccato di Boine, quando al cadere dal muretto di cinta del convento, le mani del personaggio si aggrappano ai filari, si feriscono, lordandosi di sangue e di grappoli d’uva rotti.
Credo che a Muratore premesse molto inventare un linguaggio e accendere il fuoco accanto a quell’archeologico post-bellico (è bello: post-bellico dell’estremo ponente, così, come l’ha chiamato poco fa Claudio Panella mentre se ne parlava) e farlo brillare un’ultima volta, semmai un’epoca possa brillare di luce propria.
Perché, dunque, leggere Fanciulli di sabbia quando la sabbia è già tanta, e anche di questo genere, e di dissolutezze più o meno gravi; quando ci troviamo in studi di dottori che diventano comitati di Liberazione, e poi appaiono le parole di un Paul che è Paul Valery e poi anche un «certo Paul» che fa sport; quando un personaggio che compare cinque o sei volte può venir chiamato Francesco e aver parlato di poesia e rivoluzione e corso tra le pagine le pericolose spiagge e le pinete di un tempo che non si può calcolare come composto da cinquanta o sessanta o settanta anni fa, ma come se nella sua rottura lo fosse da secoli, e assomigliare a uno scrittore o essere chiamato Giorgio o Guido, Elio, o che ne so, il vescovo diventare un Cardinale e il dottore che ha ancora il fucile della Resistenza sparire; o i personaggi venire chiamati, come talvolta capita in qualche invenzione della narrativa italiana, Palmiro o Italo e aver fatto i partigiani e da ragazzi essere scappati dalla quota del costone alla ridacciana riviera; perché farci raccontare da Muratore di corridoi all’ombra del Vaticano e preti e perpetue, e ci mancava poco che non si arrivasse al papa, sempre con quell’occhio alla malinconia di un Gabriele che « … imparò a farsi dottore ne la nuova grammatica delle potentissime parole…»? Per la lingua, mi ripeto, che è il motivo per cui lessi una pagina dell’opera letteraria e andai avanti, a volte tornando per capire, per poi scrivere, e prima pensare, che là dentro, in quella lingua che poteva parlare di estremità carnali inaccettabili, dette o compiute o solo immaginate, o di cavoli in Estremadura o pontili fradici lungo un canale del Nord, e persino di una scheggia ligure e remota nel tempo di una soffitta dell’impero, secondo me c’era semplicemente quella curva imperfetta delle parole, che non di rado, che è cosa rara, scintillava come un cielo di settembre.
Certo, purtroppo, non troverò mai – nel senso che finora non l’ho trovata mai nelle due tre lingue in cui leggo – la prosa dell’opera letteraria di Francesco Biamonti, quello vero, intendo, non «il Grande scrittore» inventato, quello vissuto e che ci ha regalato capolavori. Però a volte, come nel caso di Lorenzo Muratore ed Elio Lanteri, ci sono riverberi che non si possono perdere, «luminoso spettacolo lungo lo stradone…» i cui «arcaismi si rivelano fiammanti neologismi, com’è stato osservato da uno dei pochi, autorevoli, lettori», ci dice il curatore. Insomma, forse, per farla dire a Gabriele: «Quelle cose per me sono un mondo d’echi lontani, la baldoria che resta d’una notte». -
- Marino Magliani

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sabato 1 agosto 2015

CINEMA IN FORTEZZA 2015 - FORTEZZA DEL PRIAMAR, SAVONA




CINEMA IN FORTEZZA 2015
Fortezza del Priamar
corso Mazzini - Savona
30/7/2015 - 30/8/2015

Da giovedì 30 luglio a domenica 30 agosto torna Cinema in Fortezza, l’appuntamento estivo con i film sotto le stelle, che nella cornice del Priamar di Savona propone le più importanti uscite della stagione cinematografica.
La rassegna estiva promossa dal Comune di Savona e Nuovofilmstudio, con il contributo della Regione Liguria, è un’occasione per trascorrere le serate estive in compagnia.
Le proiezioni all'aperto sono organizzate secondo la formula dei filoni tematici, come nelle tre edizioni precedenti. Questi i quattro contenitori: And the award goes to… con il meglio dei più importanti festival internazionali in quattro pellicole di forte impatto emotivo oltre che visivo; Italiani a Cannes con i film che Paolo Sorrentino, Matteo Garrone e Nanni Moretti hanno presentato sulla Croisette; I David di Donatello 2014 che raccoglie le pellicole italiane che sono state in corsa per uno dei premi nazionali più importanti e prestigiosi; Ça va sans dire che propone due serate all’insegna del divertimento e delle risate tipiche della commedia francese.
Il regista Tatti Sanguineti presenta al Priamar, domenica 23 agosto, il suo Giulio Andreotti - Il cinema visto da vicino: un documentario che racconta il rapporto tra il Divo Giulio e il mondo del cinema.
Le proiezioni iniziano sempre alle 21.30 (apertura biglietteria alle 20.30), il costo del biglietto è di 3 euro.

Di seguito il programma completo

Giovedì 30 Luglio
And the award goes to…

Interstellar, regia di Christopher Nolan

Domenica 2 Agosto
Italiani a Cannes

Youth, regia di Paolo Sorrentino

Giovedì 6 Agosto
Italiani a Cannes
Anime nere, regia di Francesco Munzi

Venerdì 7 Agosto
Ça va sans dire

La famiglia Bèlier, regia di Eric Lartigau

Domenica 9 Agosto
Italiani a Cannes

Il racconto dei racconti, regia di Matteo Garrone

Giovedì 13 Agosto
I David di Donatello 2014

Il nome del figlio, regia di Francesca Archibugi

Venerdì 14 Agosto
And the award goes to…

The imitation game, regia di Morten Tyldum

Domenica 16 Agosto
Italiani a Cannes
Mia madre, regia di Nanni Moretti

Giovedì 20 Agosto
And the award goes to…
Pride, regia di Matthew Warchus

Venerdì 21 Agosto
I David di Donatello 2014
Il giovane favoloso, regia di Mario Martone

Domenica 23 Agosto
Giulio Andreotti - il cinema visto da vicino
con la presenza del regista Tatti Sanguineti

Giovedì 27 Agosto
Ça va sans dire
Gemma Bovery, regia di Anne Fontaine

Venerdì 28 Agosto
I David di Donatello 2015
Hungry hearts, regia di Saverio Costanzo

Domenica 30 Agosto
And the award goes to…
Birdman, regia di Alejandro Gonzales Inàrritu